Dalla sua casa di Monaco di Baviera era sparito da tre giorni. I genitori ne avevano denunciato la scomparsa, specificando che erano preoccupati per la sua sorte, ma anche per quello che avrebbe potuto fare ai danni di altre persone.
Quello che era un presagio è diventata una cassandra giovedì sera, sull’autostrada del Brennero. E solo per un caso fortuito e per la professionalità degli agenti della polizia stradale che sono riusciti a fermarlo, tra il casello di Nogarole Rocca fino quasi all’altezza di Affi non è andata in scena quella che avrebbe potuto essere una strage.
Se ne sono resi conto gli automobilisti che verso le 20 percorrevano la A22 in direzione sud. Nel buio della sera che stava calando, hanno visto dei fari che gli andavano contro.
E su quella autostrada che ha solo due corsie, è iniziata una scena da film, con i veicoli che cercavano – fortunatamente riuscendoci – di evitare quell’auto impazzita, che correva contromano. Nel giro di pochi minuti il centralino del 113 è stato subissato di telefonate e la sala operativa ha girato l’informazione alla sottosezione della polizia stradale di Verona Sud. Sono gli agenti preposti al controllo delle autostrade. Ma neanche loro pensavano di trovarsi davanti a quello che hanno dovuto affrontare poco dopo. Perché non solo quell’auto era in contromano. Ma percorreva la A22 a una velocità folle. Gli agenti veronesi si sono messi in contatto con i colleghi del centro operativo autostradale di Trento e hanno predisposto un piano per fermare quella Golf impazzita.
I trentini hanno bloccato il traffico verso sud e gli agenti della Polstrada scaligera hanno inseguito l’auto, fino a quando sono riusciti ad affiancarla. Andava a oltre 160 chilometri orari, quella Golf. Dal finestrino hanno convinto il guidatore a seguirli e lo hanno «accompagnato» fino alla prima area di servizio, dove lo hanno bloccato.
Quel ragazzo tedesco di 28 anni, quando è sceso non riusciva quasi a parlare e quello che diceva era totalmente sconnesso. I poliziotti dalla patente e da parte del suo racconto sono riusciti a ricostruire la sua storia. Da tempo in cura per gravi problemi psichiatrici, era sparito da casa dopo una delusione d’amore. Gli agenti, visto lo stato confusionale, lo hanno portato in ospedale a Borgo Roma dove ha aggredito gli operatori. Si è calmato solo dopo l’intervento della polizia e l’arrivo dalla Germania dei genitori, che hanno portato anche le sue cartelle cliniche che certificano il problema psichiatrico. Gli è stata ritirata la patente e ha fatto rientro a Monaco con i parenti. Senza aver comunque capito che l’altra sera avrebbe potuto fare una strage.