Non si arresta l’ascesa nei sondaggi di Renzi e del Partito Democratico ed emerge un dato sul quale bisogna riflettere molto.
Matteo Renzi non starebbe aumentando i suoi voti dall’elettorato tendenzialmente di sinistra, ma la sua simpatia e le sue notevoli capacità comunicative, avrebbero conquistato i moderati soprattutto chi ha votato le scorse elezioni Scelta Civica, dissolta nel nulla, o addirittura Forza Italia che in questi mesi sta vivendo un periodo di crisi.
Il rottamatore ha impresso un ritmo forsennato all’esecutivo da lui presieduto proponendo una riforma al mese, fino ad ora nessuna però andata definitivamente in porto a causa rallentamenti di voto o al Senato o alla Camera.
Ora è in procinto di proporre in Consiglio dei Ministri la riforma della Pubblica Amministrazione ed la riforma della giustizia quest’ultima prevista per subito dopo l’elezioni del 25 maggio.
Proprio le elezioni del 25 maggio sono il primo test importantissimo per il governo, ma si profila a meno di un mese dall’Election Day un grandissimo risultato per il Partito Democratico.
Il primo partito del centrosinistra il Pd, secondo le ultimissime proiezioni dell’Ipsos, si attesterebbe al 34,9% delle intenzioni di voto guadagnando in ventuno giorni 1,6% delle intenzioni di voto.
Sale anche il Movimento Cinque Stelle che sarà il vero antagonistica in queste elezioni del Pd che si attesta in questi ultimi giorni di aprile al 21,6% numero che se confermato alle elezioni consentirebbe al movimento creato da Grillo di poter schierare una nutrita rappresentanza al prossimo parlamento europeo.
Scende Forza Italia che per la prima volta si trova al di sotto del 20% attestandosi al 19,6% delle intenzioni di voto.
Dalle ultime intenzioni di voto riuscirebbero ad eleggere dei propri rappresentati al parlamento europeo anche il Nuovo Centrodestra che si attesterebbe al 6,3% delle intenzioni di voto , la Lega Nord con 5,4% e a sorpresa Fratelli d’Italia con il 4,1% delle intenzioni di voto.