Era andato tutto bene alla sfilata del 12 ottobre, festa nazionale spagnola: sul Paseo de la Castellana di Madrid la parata militare era stata più lunga e affollata del solito, con la partecipazione per la prima volta della Policia Nacional (escluse le squadre di pronto intervento anti sommossa acquartierate a Barcellona) e della Guardia Civil, fra le ovazioni patriottiche dopo gli incidenti in Catalogna.
Era già iniziato il ricevimento ufficiale con la famiglia reale, il premier Mariano Rajoy, i suoi ministri, i leader dei partiti (eccetto quelli indipendentisti catalani e basco che non si sono presentati), quando alle 14 è arrivata la notizia dell’incidente: uno degli aerei Eurofighter che avevano sorvolato Madrid con le scie rosse e gialle, come i colori della bandiera, è precipitato rientrando alla base di Albacete, nella comunità di Castiglia-La Mancia. Il pilota, capitano Borja Aybar, è morto.
Probabilmente non ha avuto il tempo di eiettarsi fuori dal cockpit con il paracadute. Testimoni riferiscono di aver visto il velivolo trasformarsi in una palla di fuoco e al momento l’ipotesi più accreditata è quella del guasto tecnico. È il terzo incidente (compreso quello dello scorso settembre a Terracina) accaduto a Eurofighter in un mese.