Ha investito una liceale di 14 anni che attraversava sulle strisce in via Galbusera, a due passi da piazza Marconi a Vimercate, riducendola in fin di vita, poi è andata a scuola come se nulla fosse. Il pirata della strada è un’altra studentessa, 19enne di Brugherio, rintracciata in un’ora dalla polizia locale di Vimercate, ieri mattina.
Indagine vecchio stile, setacciando strade e vicoli palmo a palmo, alla ricerca della Opel Agila blu con il parabrezza sfondato della giovane donna. L’hanno trovata poco lontano, al Centro Omnicomprensivo di via Adda, lo stesso frequentato dalla ferita, nel parcheggio.
Lei in classe, nel frattempo, presa dal rimorso di coscienza, si sarebbe confidata con un’amica. Ai vigili ha raccontato di essere scappata «in preda al panico». L’adolescente travolta, italiana di origini nigeriane, è in rianimazione al Niguarda, ha subito un delicato intervento chirurgico con il quale i medici hanno provato a salvarle la vita. Ma è in condizioni disperate.
Ha fatto un volo di 13 metri, centrata in pieno dall’utilitaria, alle 9.30 di un sabato come tanti, nella via che incrocia piazza Marconi, capolinea dei bus. Una scena agghiacciante, consumata sotto gli occhi di decine di testimoni, a due passi dalla sede del comando dei vigili.
Dopo l’impatto, l’investitrice, secondo la ricostruzione dei fatti che lei stessa ha contribuito a comporre, sarebbe scesa dall’auto per sincerarsi che la ragazza fosse ancora viva. Nel preciso istante in cui l’ha vista, ha però deciso di mimetizzarsi tra la folla accorsa nel frattempo, facendo perdere le proprie tracce.
Approfittando della distrazione generale, sarebbe saltata in macchina e avrebbe raggiunto la propria aula. Voleva dimenticare, fare come se il dramma della coetanea arrivata all’ospedale milanese con un violento trauma cranico, incosciente e con fratture varie, non esistesse. Ad accogliere la vittima c’era già una sala operatoria pronta. Per la famiglia e gli amici sono ore terribili, in attesa di un’evoluzione che non esclude nessun epilogo, purtroppo. Mentre la città, sotto choc, prega perché si salvi, monta la rabbia.