«Eri un angelo e non lo sapevamo»: è la frase che gli amici di Danilo Sparaneo, il ragazzo di 20 anni morto la scorsa settimana a seguito delle gravissime ferite riportate in un incidente stradale, hanno scritto su uno striscione posto all’esterno della chiesa di Sant’Antonio, dove si sono svolti i funerali.
Una cerimonia molto partecipata a Torre del Greco, con una parrocchia gremita di persone. Lacrime e dolore nel giorno dell’addio al giovane, molto conosciuto anche per la passione per la musica e per la vena canora che ha caratterizzato la sua breve esistenza.
Sullo sfondo il dolore della famiglia, alla quale in questi giorni in tanti hanno voluto manifestare la loro vicinanza. Straziante ad esempio è stato il saluto degli ultrà della Turris, che già domenica scorsa avevano voluto mostrare la loro vicinanza ai parenti con una cerimonia molto toccante prima del fischio d’inizio, preceduto anche da un minuto di silenzio in memoria del ventenne.
Le ragioni dell’incidente costato la vita a Danilo Sparaneo, che viaggiava su uno scooter in compagnia di un amico di qualche anno più grande – anche lui rimasto ferito ma in maniera però non grave – sono al vaglio degli inquirenti, chiamati a ricostruire la dinamica dei fatti, avvenuti nelle prime ore di sabato scorso. In questo lavoro utili saranno gli esiti dell’autopsia, che come di consueto è stata disposta ed eseguita prima di liberare la salma e permettere il regolare svolgimento delle esequie.