Maria all’ora di pranzo è scesa dall’autobus, alla fermata dove solitamente salutava la sorella. Una tornava sempre dall’università, l’altra ci andava. Una routine che iniziava il lunedì e finiva il venerdì. Martedì però Chiara non c’era ad aspettare il bus e la cosa è suonata strana. Tornata a casa Maria, inconsapevole che di lì a poco avrebbe incrociato il più tragico dei destini, ha provato a chiamare la sorella. Chiara non ha risposto. Era riversa a terra, ma ancora respirava. Un’ora dopo il medico l’avrebbe dichiarata morta.
Chiara Zecchin è deceduta per cause naturali verso le 13.30. Fatale un malore e la caduta dalle scale mentre stava scendendo al piano inferiore della sua abitazione a Veggiano (Padova). A soli 19 anni la sua giovane vita è stata spezzata nella villetta in cui viveva insieme a mamma Silvia e a papà Andrea. Il fato beffardo ha voluto che fosse la sorella Maria, di tre anni più vecchia, a trovarla in casa e a praticarle per prima il massaggio cardiaco dopo aver allertato i soccorsi. Sul posto è giunto il personale del Suem insieme all’elicottero che è atterrato poco distante dall’abitazione dove si stava consumando la tragedia.
Alla giovane sono state praticate tutte le manovre di primo soccorso, è stata anche fatta una puntura di adrenalina, ma dopo un’ora di tentativi disperati al medico non è rimasto che constatarne il decesso.