Il caso della bambina portata dal padre in ospedale perchè, secondo il medico del pronto soccorso, non c’erano ambulanze disponibili continua a fare discutere. La bimba è ricoverata al Regina Margherita di Torino, sta meglio e le sue condizioni sono monitorate costantemente. Il problema si è verificato al pronto soccorso di Ciriè.
L’indagine interna avviata dalla direzione dell’asl TO4 ha rilevato che la bimba – entrata in Pronto Soccorso accompagnata dal padre alle ore 14.21 di sabato 28 ottobre ed immediatamente sottoposta al triage – rispondeva in modo corretto alle domande, le vie aeree erano libere, il respiro normale, non erano presenti segni di cianosi e la saturazione di ossigeno era del 100% e riferiva di non avere dolore. Visitata alle ore 14.58, risultava asintomatica.
E’ stata immediatamente inviata in radiologia per la localizzazione del corpo estraneo: è risultato un corpo estraneo, compatibile con una moneta, a livello dell’esofago. Appena ottenuto il referto il chirurgo dell’Ospedale di Ciriè ha contattato il collega di guardia presso il Presidio ospedaliero Regina Margherita di Torino e ha concordato per l’invio. La piccola non ha vomitato in presenza del medico ed è stata dimessa ed inviata all’Ospedale Regina Margherita di Torino alle 16.06 accompagnata dal padre benché l’ambulanza fosse disponibile. La Direzione generale dell’Asl TO4 si scusa con la famiglia della piccola.
«Il comportamento del medico del pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè nel caso occorso alla piccola paziente è stato connotato dall’inosservanza assoluta delle linee guida e procedure di pronto soccorso ed è perlomeno negligente. Di conseguenza, il primario di Pronto Soccorso dell’ASL TO4 lo deferirà alla Commissione di disciplina per l’avvio del procedimento nei suoi confronti, al termine del quale saranno adottati i provvedimenti del caso», dichiara il Direttore generale dell’ASL TO4, Lorenzo Ardissone.