Pane e olio, un frutto e una bottiglietta d’acqua al posto del pranzo completo.
È quel che succede da lunedì a sei bambini di scuole elementari e medie di un istituto comprensivo di Montervarchi, i cui genitori sono in ritardo con i pagamenti della mensa scolastica.
I bambini esclusi dal pasto completo devono inoltre mangiare a un tavolo separato dagli altri.
La decisione fa discutere il paese, e ha creato non pochi malumori nella scuola, dove pare che un’insegnante abbia deciso di donare il suo pranzo a uno dei bambini, mangiando lei la fetta di pane e olio.
Silvia Chiassai, sindaco di Montevarchi alla guida di una giunta di centrodestra, difende la sua scelta: “Ho trovato un buco di circa 500mila euro derivante dalle morosità accumulate per mense e trasporti”, ha dichiarato. “Inoltre – ha aggiunto – voglio precisare che i genitori morosi non sono in difficoltà economiche”.
Critici invece i consiglieri d’opposizione, che parlano di “atto discriminatorio”. “Ci sono altre modalità previste dalla legge per consentire al comune di recuperare le somme dovute evitando una sgradevole separazione tra i piccoli studenti”.