Venere e Giove ci danno appuntamento all’alba, appena sopra l’orizzonte. I due pianeti saranno in congiunzione la mattina di lunedì 13 novembre e si scambieranno un “bacio” immersi nella luce dell’aurora. Per vederli di nuovo in questa posa, stretti nello stesso angolo di cielo, dovremo aspettare più di un anno, fino a febbraio 2019.
Vale la pena dunque puntare la sveglia molto presto. Appariranno poco dopo le sei del mattino, insieme, verso est, mentre il cielo si colora delle prime luci del giorno. Saranno visibili fino a poco prima del sorgere del Sole, attorno alle sette.
La congiunzione avviene quando due oggetti nel cielo, pur essendo lontanissimi tra loro, appaiono a noi sulla Terra molto vicini. Venere e Giove sono le due luci più brillanti del cielo notturno se si esclude la Luna (per gli appassionati, Giove avrà magnitudo -1.7, Venere -3.93) quindi lo spettacolo è assicurato. L’incontro avverrà in uno spazio molto stretto, meno di 0,3 secondi d’arco: “In questi ultimi anni la congiunzione più stretta è stata quella del gennaio 2016 al tramonto – spiega Gianluca Masi, astrofisico del Virtualtelescope – ma quella di lunedì sarà comunque notevole”.
Il ritorno di Giove. Il gigante gassoso sarà sempre più protagonista del cielo notturno nei prossimi mesi dopo un periodo di assenza. Comincerà infatti a sorgere sempre più presto nelle ultime ore della notte. Fino ad arrivare al 9 maggio, quando sarà all’opposizione e lo potremo ammirare in tutta la sua grandezza.
Nonostante sia il più grande pianeta del Sistema solare, lunedì mattina all’alba Giove ci apparirà molto meno luminoso di Venere. Questo perché si trova a quasi un miliardo di chilometri di distanza da noi mentre Venere, la cui grandezza è leggermente inferiore alla Terra, ad appena 150 milioni di chilometri.