Bari, ex dipendente comunale minaccia per mesi e violenta dottoressa della guardia medica, arrestato

 

Ha perseguitato per mesi una dottoressa di cui si era innamorato, l’ha minacciata di morte e l’ha costretta a cambiare l’ambulatorio ben tre volte.

Infine, il gesto estremo: è arrivato addirittura ad abusare di lei. “Se non mi ascolti faccio saltare il palazzo – le diceva – faccio scoppiare la bombola del gas”. Oggi i carabinieri di Bari hanno messo la parola fine a questo incubo arrestando Maurizio Zecca, ex dipendente del comune di Acquaviva delle Fonti, che da qualche tempo non era in salute. Proprio a causa di alcune sue patologie, l’uomo si rivolgeva spesso alla guardia medica.

Un anno di minacce, un anno di soprusi, un anno di violenze. L’ultima risale allo scorso 5 novembre. Maurizio Zecca avrebbe, infatti, telefonato alla dottoressa minacciandola. “Se non mi ascolti faccio saltare il palazzo – le avrebbe detto in quell’occasione – faccio scoppiare la bombola del gas”. Secondo le indagini coordinate dal pm di Bari Simona Filoni, l’incubo sarebbo iniziato nell’ottobre dell’anno scorso. Il 51enne avrebbe tempestato la dottoressa con messaggi e telefonate che hanno assunto toni sempre più minaccosi e violenti. “Un’opera di lenta e crescente persecuzione – ha scritto il giudice nell’imputazione – arrivando a maturare una vera e propria ossessione”.

Dopo le prime denunce, la dottoressa è stata trasferita. Ma questo non ha fermato Maurizio Zecca che ha continuato a perseguitarla finché un giorno è addirittura arrivato ad abusare di lei nella guardia medica. La situazione non è cambiata nemmeno dopo il secondo trasferimento. A finire nel mirino dell’ex dipendente comunale è stato anche il marito della donna. A lui Maurizio Zecca inviava, in piena notte, audio che, secondo la ricostruzione del Corriere della Sera, contenevano “suoni simili a quelli realizzati dal grilletto di una pistola o riproducenti scatti metallici o il rumore di una sparatoria con mitragliatrice”

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Lorenzo Costantino