Una semplice e tranquilla serata in famiglia al ristorante si è ben presto tramutata in un parapiglia tale per cui sono dovuti persino intervenire i carabinieri per cercare di riportare la tranquillità ed evitare conseguenze peggiori. Il fatto è avvenuto sabato sera, intorno alle 22, al ristorante sardo Rosa Peonia di Treviso, lungo la Feltrina.
Come infatti riporta “la Tribuna”, i militari si sono recati presso il locale per dirimere gli animi bollenti di alcuni commensali che non volevano saperne di pagare quanto consumato durante la cena, non prima di aver ‘aggredito’ i titolari della struttura, rei di aver duramente ripreso i loro figli a causa del chiasso continuo che questi stavano procurando, disturbando anche gli altri clienti. La classica ‘goccia che fa traboccare il vaso’ è stata però un gesto della madre di uno dei bimbi rimproverati: la donna, infatti, ad un certo punto si è recata al bancone del locale e ha ordinato un calice di vino, ma una volta ricevuto il bicchiere lo ha lanciato addosso ad uno dei titolari inveendo contro di lui.
A quel punto, dopo minacce e insulti di varo genere, si è scatenato un parapiglia con da un lato i dipendenti del ristorante e dall’altro nove persone (più due bambini) di nazionalità italiana, rumena e albanese. Nella piccola rissa ad avere la peggio è stato però il figlio del titolare che si è procurato alcune abrasioni sul viso e al collo che lo hanno costretto a recarsi al pronto soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello per essere medicato. A sedare la situazione ci hanno pensato però i carabinieri, non prima però che i protagonisti del triste episodio iniziassero a recensire online, e in maniera altamente negativa, il Rosa Peonia. Un episodio spiacevole che avrà inoltre degli strascichi giudiziali: i titolari del locale sono infatti persino propensi a sporgere querela per lesioni, minacce e diffamazione.