Sono giorni cruciali per le modifiche al sistema pensionistico a gran voce richieste da molte categorie di lavoratori.
Il 7 maggio il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha indetto una riunione con i componenti delle commissioni lavoro di Camera e Senato, ci sarà anche l’Onorevole Cesare Damiano e con i massimi dirigenti dell’Inps.
L’esecutivo Renzi vuole risolvere al più presto il grosso problema ereditato dalla Fornero degli esodati, lavoratori attualmente senza lavoro e senza pensione, che dovrebbero essere salvaguardati quanto prima.
L’intenzione del Ministro Poletti è quella di introdurre il prestito pensionistico, denominato Apa, assegno di pensione anticipata, che permetterebbe a categorie come quella degli esodati ma anche ai Quota 96 del comparto scuola e ai lavoratori precoci di accedere finalmente al prepensionamento.
Al momento lo staff del Ministro è al lavoro per trovare una soluzione che sia indolore per le casse, che non potrebbero garantire grandi coperture, dell’Inps e dello Stato.
L’ipotesi più accreditata è quella di proporre agli esodati, ai Quota 96, a chi ha già compiuto il sessantaduesimo anno di età e a chi ha già raggiunto il massimo dei contributi, come i lavoratori precoci, di poter accedere alla pensione anticipata previa restituzione delle somme, con una irrisoria importo mensile, quando si sono raggiunti tutti i requisiti previsti ai fini pensionistici dalla riforma Fornero avendo diritto, quindi, alla retta mensile della pensione.
Intanto i Quota 96, dopo tante promesse mancate, sono sul piede di guerra ed in molti hanno intenzione di ricorrere alla Corte Europea per vedere salvaguardati i propri diritti.