La città dice “no” all’abusivismo pubblicitario
Si dice che una persona veda in media oltre mille annunci pubblicitari al giorno, ricordandone però al massimo sette. Ci si riferisce non solo alla televisione ma anche ai giornali, ai mezzi pubblici ed ovviamente anche ai cartelloni pubblicitari presenti sui lati delle strade in diverse forme e dimensioni. Evidentemente queste forme di comunicazione visiva hanno davvero un incredibile impatto sulle persone dato che sono così largamente utilizzate; praticamente ogni azienda che faccia un minimo di pubblicità ne fa uso, tanto che oggi grazie ai supporti digitali è possibile anche creare cartelloni pubblicitari online.
Pubblicità tradizionale: i vantaggi per le aziende
Perché le imprese continuano a preferire la cartellonistica rispetto agli annunci sul web? Innanzitutto i cartelloni pubblicitari rappresentano una realtà consolidata, per dirla in modo chiaro e semplice: “Il web è di tutti, la pubblicità tradizionale è per pochi.
Un primo motivo che spinge le aziende ad affidarsi ai cartelloni riguarda dunque la credibilità. L’obiettivo è quello di instaurare un rapporto di fiducia immediato con il consumatore sfruttando la dilagante convinzione che sembra perpetuare nella mente degli utenti, ovvero che un’impresa è disposta a spendere tanto per la pubblicità quando un prodotto è realmente valido.
Restano quindi moltissime le aziende che decidono di affidarsi alla cartellonistica, creando una realtà commerciale dove la concorrenza è sempre più spietata. In questo panorama l’abusivismo ha purtroppo trovato il suo posto, mettendosi silenziosamente in bella mostra ai margini delle strade. Le misure prese dall’Europa per contrastare le trasgressioni del settore sono state tante, in Italia un forte segnale in questo senso è stato dato dalla città di Bari.
Bari: nuovo regolamento per i cartelloni pubblicitari
Il 1° Dicembre, il consiglio comunale di Bari ha approvato una nuova normativa che andrà a regolare l’attività pubblicitaria in tutto il territorio della città. Lo scopo principale delle nuove misure è quello di combattere l’abusivismo e di preservare il paesaggio e il decoro urbano.
Il sindaco Antonio Decaro, accanito sostenitore dell’iniziativa, si è così espresso in merito:
“Questa è una giornata storica. Sono soddisfatto del lavoro portato avanti dagli uffici e dal consiglio comunale che ha chiuso una periodo in cui, tra le pieghe di una normativa purtroppo confusa, alcuni furbi hanno danneggiato la città e gli operatori economici più onesti. Da oggi l’attività pubblicitaria potrà diventare una straordinaria opportunità per rendere la nostra città più bella”.
Ma cosa prevede la nuova normativa? In sostanza si passerà dal sistema delle autorizzazioni a quello delle concessioni, così come già accade in tantissime città europee. La città di Bari era arrivata ad un passo dal punto di non ritorno nel quale l’amministrazione ha fortemente rischiato istanze risarcitorie da parte delle ditte del settore, vittime dell’abusivismo.
A dare ascolto alle proteste, prima del sindaco, è stato il dirigente della Ripartizione Urbanistica ed Edilizia Privata del Comune di Bari, Pompeo Colacicco, che ha riconosciuto l’incapacità del Comune di gestire le attività tecnico amministrative relative al settore pubblicitario, chiedendo con forza l’istituzione di nuovi strumenti volti a proteggere le imprese e le casse pubbliche. Ora la questione è finalmente risolta.