La cittadina di Senigallia in provincia di Ancona è stata duramente colpita dalla notevole quantità di acqua caduta nella notte tra il 2 e il 3 maggio.

Pian piano gli uomini della protezione civile e i vigili del fuoco stanno cercando di far ritornare alla normalità la vita degli abitanti di Senigallia con il funzionamento delle linee telefoniche e il ritorno graduale  dell’energia elettrica in tutte le abitazioni.

Gli uomini del comune, dopo una accurata analisi, hanno annunciato che l’acqua che scorre dai rubinetti nei vari appartamenti è potabile e quindi può essere tranquillamente utilizzata.

Le scuole di qualsiasi grado a Senigallia resteranno chiuse domani e dopodomani per permettere di controllare i danni recati alle strutture.

Lo stato di massima allerta durerà ancora per altre 72 ore, mentre la viabilità in città sta tornando alla normalità, solo alcune arterie al momento restano impraticabili.


Stamane sono stati riaperti i caselli autostradali dell’A14 di ingresso e di uscita da e per Senigallia.

Regolare la circolazione ferroviaria che non è stata interrotta anche quando era in corso la bomba acqua che ha colpito la città marchigiana.

Il fiume Musa che è esondato allagando tutto il centro storico cittadino è rientrato nei margini e al momento non desta preoccupazione.

Quasi tutti gli sfollati , accolti in quattro centri di  prima accoglienza, sono rientrati nelle proprie abitazioni, solo in trenta attualmente sono ancora ospitati dal seminario vescovile.