Ieri mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro ha incontrato la stampa per la conferenza di fine anno, in cui tracciare un bilancio dei 12 mesi appena trascorsi e raccontare gli obiettivi dell’amministrazione per il 2018.
“Nel 2017 la nostra vittoria è stata quella di migliorare le condizioni delle nostre aziende – ha esordito il sindaco – adesso bisogna migliorare i servizi. Avevamo preso l’impegno di far arrivare i nuovi autobus, che sono arrivati. Questo su cui siamo oggi è il primo, a Bari ce ne sono altri tre e nei prossimi giorni ne arriveranno altri 60. Abbiamo fatto partire la raccolta differenziata porta a porta che è stata un successo non solo dal punto di vista ambientale ma anche rispetto alla percezione di una città più pulita, di un maggiore decoro urbano. Oggi i cittadini hanno la consapevolezza dei rifiuti che producono, perché quando devi tenerli a casa per alcuni giorni allora, inevitabilmente, cresce il senso di responsabilità di ciascuno nelle azioni quotidiane. Un altro elemento importante di quest’anno trascorso è la mole di opere pubbliche sulle quali si sta lavorando: alcuni cittadini lamentano la presenza contemporanea di decine di cantieri (50), senza contare le manutenzioni stradali, ma io credo sia importante per una città migliorare in particolare gli spazi pubblici. Tra i cantieri più importanti vedremo realizzarsi il Piccinni, il Margherita, il Mercato del Pesce, la Rossani, la ex Manifattura Tabacchi, dove stiamo lavorando a Porta futuro II, il waterfront di San Girolamo, via Sparano. Un altro dei nostri impegni era quello di guardare a chi è in difficoltà, chi è più fragile. Abbiamo aperto le prime Case di comunità, aumentato i posti letto di accoglienza in bassa soglia, aumentato il numero delle mense, riavviato i Cantieri di cittadinanza, in parte sostituiti da RED, e ora da REI. Erano questi gli impegni che avevamo preso alla fine del 2016 con la città e li abbiamo rispettati, fino agli autobus che speravo arrivassero tutti e sessantaquattro entro la fine dell’anno, ma che comunque saranno tutti a Bari nei primi giorni del 2018.
Il mio auspicio per il 2018 – ha proseguito Decaro – è che la nostra città, oltre ai colori bianco rossi che tutti amiamo, possa tingersi di blu e di verde. Il blu del mare, che finalmente torneremo a vivere – ho detto più volte che questa è una città CON il mare ma deve tornare ad essere una città DI mare – e il verde intenso degli alberi nei 10 parchi che realizzeremo in città. Sono luoghi per la socializzazione sia i parchi sia le spiagge e le aree costiere che stiamo realizzando e che si aggiungono ai tanti spazi – in particolare quelli finanziati con il Piano delle periferie a Libertà e a San Paolo: aree pedonali, piazzette, giardini, parchi – che servono a fare comunità e a socializzare. Il nostro obiettivo è aumentare il tasso di socializzazione, e per farlo lanceremo un bando che si chiama Reti civiche urbane e che finanzierà cittadini e associazioni che presenteranno progetti culturali e sociali per prendersi cura di beni pubblici, come già accaduto nei mesi scorsi con gli orti urbani in diversi quartieri o con la ex palestra di San Pio oggi affidata alla cooperativa dei ragazzi del quartiere che l’hanno ristrutturata.
Se dovessi declinare le tinte del verde penso a un’opera in particolare: da ieri pomeriggio è pubblicata la pre-informazione di gara per la realizzazione del parco della ex caserma Rossani: parliamo di 40mila metri quadri, poco meno del parco di largo 2 Giugno che è il più grande della città. Nelle prossime settimane avvieremo le fasi di gara per poi finalmente partire con i lavori.
Questo è un dei dieci parchi, sei dei quali sono in fase di realizzazione, mentre gli altri tre (ex Fibronit, ex gasometro, Mazzini a Torre a Mare) sono in corso di progettazione.
Sempre restando al verde, non posso non pensare ai 10mila alberi che pianteremo in tutta la città, per i quali è già in pubblicazione la gara, che sarà affidata a breve.
Per quanto riguarda il blu mi soffermerei su tre fasi temporali: il passato, con i due chilometri del waterfront di San Girolamo su cui stiamo lavorando e che termineranno l’anno prossimo consegnando ai baresi la più bella spiaggia della città. L’attualità, con i sette progetti di riqualificazione degli spazi sul mare, primo fra tutti quello del lungomare della città vecchia che abbiamo aggiudicato a un progettista che sta completando ora la fase esecutiva, un intervento già finanziato nell’ambito del Patto della città metropolitana. E poi, il futuro: tra qualche giorno pubblicheremo finalmente il concorso di idee per la riqualificazione complessiva del lungomare sud di Bari. Una sorta di Torre Quetta che parte da Pane e Pomodoro per arrivare a San Giorgio: come ho detto in campagna elettorale, non riusciremo a vedere partire i progetti di riqualificazione entro questo mandato ma completeremo la progettazione di tutta la parte a sud che vorremmo diventasse un grande giardino sul mare con tante attività ricettive, spazi per la ristorazione, spazi per stare insieme e vivere il tempo libero, per goderci il mare e vivere lo sport. Per farlo lavoreremo intensamente sulla progettazione e dovremo metterci d’accordo con i privati. So che queste possono apparire delle suggestioni ma i baresi sanno che le suggestioni cerco di legarle sempre ad azioni amministrative. Le cose di cui ho parlato sono cose concrete, opere in corso di realizzazione, progetti, attività che hanno ricevuto un finanziamento. Spero con tutto il cuore che il prossimo sia l’anno che regalerà a questa città tanti spazi per stare insieme, l’anno della comunità barese.
Infine – ha concluso Decaro – ho voluto fare questa conferenza stampa a bordo di un autobus, perché non mi dimentico da dove vengo. Sono ancora l’assessore del Park and Ride e in questi anni per me è stato difficile – io che sono stato eletto perché ho realizzato i Park and Ride – non riuscire ad incidere quanto avrei voluto sulla qualità del trasporto pubblico. Abbiamo ricapitalizzato l’azienda, messo a punto le attività di manutenzione e ogni attività di acquisizione di beni e servizi è stata realizzata attraverso una gara pubblica, il che non è cosa da poco visto che l’Amtab era sull’orlo del fallimento e c’era in corso un’indagine. Oggi la società è sana, i baresi pagano il biglietto e l’azienda fa utili, ma in questi tre anni mi sono sentito umiliato per non aver potuto offrire un servizio di trasporto efficiente come merita una grande città del sud quale Bari. Ecco perché ho voluto tracciare il nostro bilancio di fine anno a bordo di uno dei nuovi 64 autobus acquistati grazie ai 12 milioni di finanziamento del Governo. La maggior parte sono a metano, altri a gasolio Euro 6, tutti sono dotati di un tornello per accedere a bordo, di videocamere per la videosorveglianza, di pedane per disabili. Spero in questo modo di recuperare il tempo perso per offrire finalmente alla città un servizio all’altezza dei bisogni, decisamente più efficiente che in passato”.