Domani, 7 maggio, il futuro dei Quota 96 potrebbe essere molto più chiaro perchè il titolare del dicastero del Lavoro, Giuliano Poletti ,ha convocato un tavolo tecnico, al quale parteciperanno i componenti delle commissioni lavoro di Camera e Senato e gli alti funzionari Inps , per discutere e trovare una soluzione definitiva su tutti gli esodati anche quelli del comparto scuola.
Il Presidente del Consiglio Renzi e lo stesso Ministro del lavoro hanno più volte ribadito la necessità di trovare una soluzione definitiva al problema degli esodati.
Sembrerebbe che la quadratura del cerchio si sia trovata con l’idea, prima partorita dall’ex ministro del lavoro Giovannini e poi adottata sia dal nuovo titolare del dicastero del welfare Giuliano Poletti e dal Ministro della Pubblica Istruzione Anna Maria Madia ,del prepensionamento.
La proposta di prepensionamento sia per statali che per dipendenti privati, denominata APA, assegno pensionistico anticipato, consisterebbe nel permettere ai lavoratori di poter vagliare la possibilità di accedere alla pensione anticipata, stanziata per una quota parte dallo stato e dall’altra dall’inps, ricevendo un assegno pari alla pensione maturata, da restituire, come se fosse un vero e proprio prestito, quando il lavoratore potrà accedere alla pensione avendo raggiunto tutti i requisiti necessari previsti dalla tanto discussa riforma Fornero.
L’assegno pensionistico anticipato è rivolto agli esodati, categoria di lavoratori rimasti con l’approvazione della riforma Fornero senza reddito, ai Quota 96 ,sia personale docente che personale Ata, agli statali ed ai lavoratori precoci che per innalzamento del requisito anagrafico previsto con il nuovo sistema pensionistico non possono accedere alla pensione.
L’idea dell’esecutivo è con l’introduzione del prepensionamento di massa, da stime sarebbero più di centomila i dipendenti che potrebbero usufruirne, di rimettere in moto la staffetta generazionale ferma da decenni in Italia.
Con l’attuazione della pensione anticipata si consentirebbe ai giovani o ai lavoratori al momento inoccupati di poter aspirare di occupare il posto lasciato libero da un altro lavoratore andato in prepensionamento.