Alta, bella, sorridente. La mamma sfoglia le foto dell’album sul cellulare lentamente, il dito scorre come una carezza sul viso della sua bambina. Perché nonostante lo sviluppo precoce e il fisico da adolescente, la protagonista della vicenda di cyberbullismo che in questi giorni ha scosso il Sandonatese è una tredicenne, con tutte le fragilità della più delicata tra le età. Una ragazzina che, dopo mesi di scherni e insulti da parte di un piccolo branco di coetanei, ha tentato il suicidio lanciandosi da una finestra della scuola. «Chi sa si faccia avanti. Chi le ha fatto del male ha sbagliato, ma stiamo parlando sempre di bambini come lei. Io sono pronta a perdonare, ma allo stesso tempo chiedo giustizia».
La ragazzina non è in pericolo di vita, ma ha rischiato davvero tanto. La mamma se ne era accorta fin da subito che qualcosa non andava. «Non era più la stessa – racconta – mia figlia è una ragazza solare, bellissima. Ho notato che all’improvviso non dormiva più, non mangiava, era sempre nervosa, portava a casa brutti voti da scuola. Finché non mi ha raccontato cosa stava accadendo». La madre guarda il cellulare della figlia e si rende conto finalmente di ciò che sta succedendo: una chat di un social network in voga tra i più giovani dedicata alla ragazzina, per insultarla e prenderla in giro. È composto da cinque o sei coetanei (principalmente femmine) della tredicenne, che per essere sicure che l’interessata sappia delle cattiverie in circolo sul suo conto, fanno lo screenshot delle chat e lo divulgano…