Le tanto attese modifiche alla riforma del nuovo regime pensionistico ideato dall’ex ministro del lavoro dell’esecutivo Monti, Elsa Fornero, stentano a decollare.
Nel frattempo il movimento della Lega Nord ha istituito in tutto il territorio italiano dei gazebo per la firma di un referendum popolare per l’abolizione della legge Fornero.
L’iniziativa della Lega sta riscuotendo un notevole successo tanto che solo in Liguria al momento sono state più di diecimila le firme pro referendum ed nel capoluogo dono stati più di cinquemila i genovesi che hanno aderito.
Tutti i massimi leader politici che in queste si stanno dando battaglia per la campagna elettorale per le europee stanno dichiarando che la legge Fornero è da modificare perché presenta delle grosse lacune che hanno creato delle vere proprie disuguaglianze di trattamento.
Con l’innalzamento della età pensionabile molte categorie di lavoratori si sono trovate impossibilitate da un momento all’altro ad andare in pensione.
Basti pensare agli esodati del comparto scuola quota 96 ed i lavoratori precoci che hanno da tempo raggiunto il massimo dei contributi ma non possono accedere come in precedenza hanno fatto altri loro collegi alla meritata pensione.
Al varo dell’esecutivo Renzi vi è l’idea di predisporre un maxi prepensionamento da proporre ai lavoratori privati e pubblici per permettere ai lavoratori di essere accompagnati alla pensione.
La formula della pensione anticipata è ancora allo studio degli esperti del Ministero del lavoro e del ministero della pubblica istruzione.
L’intento dell’esecutivo Renzi è duplice quello di accontentare le tante categorie di lavoratori notevolmente disagiate dall’entrata in vigore della legge Fornero, si pensi agli esodati rimasti senza nessun tipo di sostentamento non avendo un lavoro e non potendo contare su una pensione e di poter rimettere in moto la staffetta generazionale da anni ferma soprattutto nell’ambito del lavoro pubblico.