Le elezioni europee sono terminate con un grandissimo successo personale di Matteo Renzi che si è detto commosso da un simile attestato di stima.
Ora l’esecutivo dell’ex sindaco di Firenze deve riprendere il cammino del rinnovamento intrapreso e in agenda ci sono la riforma della pubblica amministrazione e della giustizia che dovrebbero essere varate nel prossimo mese di giugno.
Con la riforma della pubblica amministrazione targata Madia si ritornerà già a parlare nei prossimi giorni di pensionamento che dovrebbero riguardare un numero consistente di dipendenti statali, si parla di quasi venticinquemila unità.
Anche il Ministro del lavoro Giuliano Poletti dovrebbe a breve riconvocare il tavolo tecnico con i componenti della commissione lavoro Senato e Camera e i dirigenti dell’Inps per ridiscutere il problema riguardante gli esodati e i quota 96.
L’intenzione del ministro del welfare di chiudere una volta per sempre il discorso esodati e dei lavoratori e lavoratrici del comparto scuola rientranti nella categoria dei Quota 96.
L’intenzione è quella di ricorrere ad un svicolo pensionistico mediante la pensione anticipata che permetta di poter essere accompagnati gli esodati e i Quota 96 alla pensione.
Poletti intende proporre una formula di prepensionamento per tutti i lavoratori che hanno superato il sessantesimo anno di età e per accedere alla pensione devono lavorare ancora massimo per un altro anno e mezzo.
In questa formula di prepensionamento potrebbero rientrare anche i lavoratori precoci che hanno raggiunto da tempo il massimo dei contributi, avendo cominciato a lavorare già dalla tenera età, ma non hanno il requisito anagrafico.
Poletti ha ribadito più volte che non si tratterà di un prestito pensionistico e quindi i lavoratori, quando avranno raggiunto i requisiti pensionistici, non dovranno restituire nulla o allo stato o all’Inps.