Si è in attesta della riforma della pubblica amministrazione che potrebbe portare numerose novità per chi tra gli statali attende con ansia il giorno della meritata pensione.
Il 13 giugno scatterà l’ora X con la presentazione della riforma della Pubblica Amministrazione da parte del Ministro Anna Maria Madia al Consiglio dei Ministri.
Al momento si vocifera che la nuova riforma si baserà sulla mobilità obbligatoria e sul prepensionamento di almeno venticinquemila lavoratori statali.
Saranno interessati dalla mobilità tutti i dipendenti in esubero presso una struttura pubblica che dovranno obbligatoriamente accettare il trasferimento ad un ufficio anche in un’altra città.
L’attuazione della mobilità obbligatoria già approvata dall’esecutivo Monti ma mai messa in atto servirà a distribuire al meglio le forze lavorative presenti nella pubblica amministrazione.
Il prepensionamento, che riguarderà i lavoratori ai quali mancano solo massimo un anno e mezzo al raggiungimento dell’età anagrafica pensionistica, servirà a ridurre sensibilmente il numero elevatissimo di esuberi quantizzabili in 85.000 unità.
Intanto anche per i lavoratori privati si prospetta il prepensionamento che sembrerebbe non obbligatorio ma facoltativo che riguarderebbe i lavoratori ai quali mancano, come nel pubblico, solo massimo un anno e mezzo per accedere alla pensione.
Il prepensionamento sarà rivolto soprattutto alla categoria degli esodati che da quando è stata approvata la riforma Fornero non hanno nessun tipo di sostentamento.
Potranno usufruire della pensione anticipata anche le categorie dei Quota 96 e dei lavoratori e lavoratrici precoci.