Se avete sognato una lussuosa vacanza intorno al mondo, sappiate che esiste il viaggio che può soddisfare i vostri desideri. Purtroppo però probabilmente non ve lo potete permettere, dato che il costo è di 13.875.000 dollari. In compenso potete portare con voi altre 49 persone.
Questa costosa vacanza è stata pensata per i miliardari e il loro staff, spesso ampio, (per questo è previsto un numero tanto ampio di accompagnatori), e tocca 20 città sparse in tutto il globo. Il viaggio prevede l’uso di ben due aerei: un Boeing 767 privato per il miliardario e un altro Boeing per i 49 accompagnatori, che così non “intralciano” chi sta facendo la vacanza, tanto più che il 12% della durata della vacanza si passerà in volo (58 ore previste in aereo su 20 giorni di vacanza).
I lunghi periodi in volo hanno spinto gli organizzatori a cercare di rendere interessante anche il tempo passato in aereo, creando quella che hanno battezzato “aviazione esperienziale”, e viene descritto come la vetta più alta dell’aviazione privata.
Gli ospiti e il loro staff saranno seguiti da 50 persone (quindi con un rapporto ospiti – staff di 1 a 1), ciascuno altamente specializzato: ad esempio un esperto sommelier presenterà i migliori vini del mondo, un istruttore di yoga farà lezioni in volo, e una nota ipnoterapista è stata incaricata di creare “un programma olistico che integri tecnologia indossabile con tecniche di wellness alternative, come agopuntura, medicina Ayurvedica e Reiki”. il motivo di questa scelta è semplice, come spiega il fondatore di DreamMaker Gregory Patrick, che ha ideato la vacanza: “Non conta quanto grande e bello sia il tuo aereo privato, se non riesci a rilassarti o a dormire adeguatamente in aereo”.
L’opulenza della vacanza è affiancata da una serie di iniziative di beneficenza, incluse nel costo del viaggio, che includono la distribuzione di 2.500 bici per aiutare ad andare a scuola, i bambini delle zone rurali della Cambogia, la fornitura di sistemi di purificazione dell’acqua per 50.000 bimbi a rischio nelle Filippine, e la costruzione di un centro per bambini con malattie a rischio nel Regno Unito. “Non ha senso lavorare così duro per la clientela più elitaria senza fare lo stesso sforzo per bilanciare il tutto con la generosità, che appaga in modo maggiore”, spiega Patrick.