Una recente decisione di un giudice del Texas ha suscitato polemiche: il giovane Josten Bundy è stato condannato a scegliere tra trascorrere 15 giorni in carcere o sposare la sua fidanzata diciannovenne Elizabeth Jaynes.
Tutto è iniziato nel mese di febbraio, quando Bundy, con una lite con l’ex-fidanzato di Elizabeth. “Aveva mancato di rispetto ad Elizabeth, così l’ho sfidato ad un combattimento”, ha raccontato Bundy. “Quando si è fatto avanti mi sembrava fosse iniziata, e lo ho colpito alla mascella due volte”. L’ex, secondo Bundy, non ha avuto bisogno di cure mediche, ma ha comunque sporto denuncia. “Ho preso la faccenda nelle mie mani e so che è sbagliato“, ha poi ammesso il ragazzo. “So che sono stato educato meglio di così, ma quel che è successo è successo”.
A un certo punto durante l’udienza, il giudice Randall Rogers ha chiesto Bundy se valesse la pena avere fatto quel che ha fatto per la sua ragazza, a cui il ragazzo ha risposto: “Beh, ad essere onesti, sono stato cresciuto con quattro sorelle e qualunque uomo stesse parlando ad una donna in quel modo avrei fatto la stessa cosa”.
Il giudice ha deciso a modo suo di dare modo al ragazzo di dimostrare quanto tendesse alla fidanzata, condannandolo ad una scelta decisamente anomala: avrebbe dovuto sposare Elizabeth entro 30 giorni, o trascorrere 15 giorni in carcere.
Elizabeth, che era in aula al momento, ha detto che era in grande imbarazzo quando il giudice ha annunciato il verdetto. “La mia faccia era così rossa, e la gente dietro di me rideva. [Il giudice] mi ha fatto stare in piedi in tribunale”. Ma anche lei ha dovuto accettare l’insolita proposta di matrimonio, perché altrimenti Josten avrebbe perso il lavoro se fosse finito in carcere, e dato che i due non avevano soldi da parte non potevano in alcun modo permetterselo. Così la coppia ha finito per fare domanda per una licenza di matrimonio e scelto una data.
Purtroppo, questo ha fatto sì che la coppia non ha avuto il matrimonio da sogno che desiderava. “E finito solo con l’essere una formalità burocratica, non avevo nemmeno un abito bianco”, racconta la sposa. E con solo 18 giorni di tempo per pianificare, non hanno neanche potuto invitare le persone per loro più importanti. “Mio padre non ha potuto esserci, e mi dispiace davvero, so che gli sarebbe piaciuto esserci”, ha detto Bundy. “Nessuna delle mie sorelle è riuscita a venire, con cosi poco preavviso”.
Diversi avvocati mettono in dubbio la solidità giuridica della condanna, tanto che quando il padre della sposa ha cercato di contattare dei legali per avere un parere, qualcuno ha creduto seriamente che fosse uno scherzo, perché “i giudici non ordinano alla gente di sposarsi”. Per quanto la sentenza avrebbe potuto facilmente essere cambiata in appello, i due giovani hanno rinunciato al ricorso dato che sia non potevano permettersene i costi, sia per il fatto che se in appello Josten fosse stato condannato al carcere avrebbe comunque perso il lavoro.