Riforma pensioni 2014: ultime notizie Quota 96, donne, prepensionamento statali, e precoci
E’ in via definizione il maxi prepensionamento per gli statali che farà parte delle riforma della pubblica amministrazione che sarà approvata dal consiglio dei ministri il prossimo 13 giugno.
Lo staff del ministro della P.A. Madia sta da mesi lavorando alacremente su come smaltire un numero altissimo di esuberi che sono pari a 85.000 unità.
La riforma della pubblica amministrazione è stata da sempre all’ordine del giorno dei diversi governi ultimamente succeduti ma nulla fino ad ora è stato fatto per alleggerire la mastodontica macchina statale.
Sembra che oltre il prepensionamento che dovrebbe riguardare un gruppo consistente di statali all’incirca 25.000 unità che prevede la pensione anticipata per tutti i lavoratori e lavoratrici che hanno raggiunto il massimo dei contributi ma non il requisito anagrafico previsto dalla riforma Fornero vi siano al vaglio del ministro Madia altre formule di scivolo pensionistico da proporre al prossimo consiglio dei ministri.
L’esonero intelligente così si chiamerebbe la nuova proposta del Ministro Madia consentirebbe a tutti i lavoratori ai quali mancano massimo cinque anni per il raggiungimento del età pensionistica di accedere l prepensionamento però con una decurtazione dello stipendio dal 20 al 35%.
Anche nel privato qualcosa si muove il Presidente della Commissione lavoro della Camera dei Deputati Cesare Damiano ha rilanciato proprio in questi giorni l’idea di rivedere i requisiti anagrafici ai fini pensionistici soprattutto per tutti i lavoratori che hanno raggiunto i quarantadue anni di contributi ma non l’età pensionabile.
L’idea di Damiano è quella di ridurre l’età pensionistica per tutti i lavoratori che hanno raggiunto il tetto massimo dei contributi a sessantatre anni come del resto avviene in Germania.
Ad usufruire di questa importante modifica alla legge Fornero potrebbero essere sicuramente la categoria dei lavoratori precoci.
Il Ministro del welfare Giuliano Poletti sta sempre più lavorando sul prepensionamento che dovrebbe salvaguardare in modo definitivo gli esodati e i quota 96 del comparto scuola.