Oggi vogliamo raccontarvi una storia di disperazione che però, per fortuna, ha avuto il lieto fine che si meritava. Protagonista un uomo che lavorava come manager in una fabbrica di cioccolato: guadagnava abbastanza bene per poter crescere serenamente la propria figlioletta e, perché no, viziarla anche un po’. Non aveva nessun altro al mondo.
Padre e figlia vivevano felici in Libano, fino a quando non è scoppiata la guerra: si rifugiarono a Yarmouk, lasciando indietro tutta la loro vita. Per poter sfamare la figlia, l’uomo si mise a vendere penne in strada, con la piccola sempre in braccio. Non avevano una casa, non avevano cibo, non c’era nessuno che si potesse prendere cura di loro.
Un giorno, però, l’uomo ebbe la fortuna di incontrare sul suo cammino Gissur Simonarson, un attivista norvegese che scattò loro una fotografia che in breve tempo divenne virale in tutto il mondo, a testimonianza di quello che sono costretti a subire nelle zone di guerre. Lasciare tutto per fuggire e mettere in salvo i propri figli, anche se il futuro non promette nulla di buono.
Grazie allo scatto, a livello internazionale è partita una gara di solidarietà per aiutare il papà a ricominciare una vita con sua figlia: sono stati raccolti quasi 100mila dollari, tutti consegnati a quell’uomo.