Alena Avdeevoy è una donna con tre figli, uno di undici anni, uno di tre e una di due anni, vive nella città di Maiss in Russia. La donna nel giugno scorso ha scoperto di essere incinta di due gemelli e quindi ha iniziato a preparare tutto per la nascita prevista nel gennaio di quest’anno.
Alena sapeva cosa volesse dire essere incinta e quindi, quando ha visto il suo corpo trasformarsi, è andata in ospedale per fare i primi controlli e le hanno confermato subito che era in dolce attesa. Durante tutte le ecografie sembrava che tutto procedesse bene, si sentivano i cuoricini e secondo i medici erano entrambi in buona salute.
Il quattro gennaio Alena e suo marito vanno in ospedale per fare il parto cesareo, già programmato. Quando la portano in sala operatoria decidono di fare l’anestesia totale, perché avevano sentito il cuore di uno dei bambini debole.
Ma quando la donna si è risvegliata, si è ritrovata un medico seduto vicino a lei,che le diceva che non era mai stata incinta, ma che aveva delle cisti che le hanno causato problemi neurologici e che quindi credeva di aspettare due gemelli, ma non era così. Se il suo ginecologo le aveva detto che aveva sentito i cuoricini, era perché le cisti possono provocare pulsazioni.
E’ stata ricoverata per sei giorni, dopo l’intervento, nel reparto di ginecologia e quando le hanno dato le dimissioni, nella sua cartellina erano sparite tutte le ecografie e i tracciati dei due bambini, le hanno ridato solo il passaporto. La donna crede che i suoi figli sono nati morti e nessuno glielo vuole dire.
Ha sporto denuncia e sono partite le indagini ma non è stata trovata alcuna prova. Non si riesce a capire da quale lato ci sia la pazzia. Ma la donna è convinta e vuole andare fino in tribunale. Nonostante il suo trauma e il suo dolore, vuole andare davanti a un giudice per far uscire la verità.