La riforma della pubblica amministrazione presto sarà discussa dal Consiglio dei Ministri che si riunirà il prossimo 13 giugno.
Uno delle più attese misure è quella sugli esuberi dei lavoratori statali che secondo una recente stima del commissario alla spending review Cottarelli ammontano a 85.000 unità.
Secondo le ultime indiscrezioni lo staff del ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia sta lavorando intensamente su una nuova formula di pensione anticipata l’esonero obbligatorio che consisterebbe nella possibilità di stare a casa senza dover recarsi a lavoro e di percepire il 65% dello stipendio fino al raggiungimento della pensione.
L’esonero obbligatorio sarebbe rivolto a tutto quel personale statale che ha compiuto i sessanta anni.
Altro importante provvedimento che sarà sicuramente inserito nella prossima riforma della pubblica amministrazione è la mobilità obbligatoria che determinerà la possibilità di spostare dei lavoratori ritenuti in esubero da un ministero ad un altro dove vi è bisogno di personale.
Sul tema pensionistico si attendo presto notizie anche dal ministero del lavoro che è obbligato da dare delle risposte concrete a tutte le sollecitazioni ricevute per la risoluzione dell’annoso problema degli esodati che al momento sono ancora senza nessun tipo di sostentamento ed in attesa di una risoluzione definitiva.
Sembrerebbe che la proposta più plausibile che il ministro Giuliano Poletti si appresti a portare in consiglio dei ministri sia il prepensionamento per tutti i lavoratori che hanno compiuto il sessantesimo anno di età ed hanno raggiunto il massimo dei contributi.
Il prepensionamento potrebbe finalmente salvaguardare tutti gli esodati che da un recente sondaggio sarebbero più di centomila lavoratori ed anche i quota 96 del comparto scuola e i lavoratori precoci che si sono trovati dal giorno dell’approvazione della riforma Fornero impossibilitati a d accedere alla pensione dopo aver accumulato il massimo dei contributi e aver lavorato da quando adolescenti per l’improvviso innalzamento della nuova legge pensionistica del requisito anagrafico.