Dal primo luglio sino a fine anno 2013 con proroga sino al 30 giugno 2014 per i soli condomini, sarà in vigore l’ecobonus che permetterà ai cittadini italiani che intendano effettuare lavori di ristrutturazione nelle proprie abitazioni di usufruire di benefit fiscali.
I bonus fiscali fruibili introdotti dall’esecutivo sono due: uno pari al 50% e l’altro del 65%. Il primo è un versione riveduta del precedente bonus per la ristrutturazione degli immobili del 36%; il secondo invece sarà destinato a finanziare la riqualificazione energetica degli immobili.
Il contribuente dovrà pertanto effettuare le opportune valutazioni circa gli interventi che siano realmente convenienti. Ad esempio gli infissi ad alto rendimento sono decisamente costosi, ma possono usufruire della detrazione più alta.
Ai fini dell’accesso ad un particolare tipo di detrazione sarà inoltre necessario individuarne i limiti. Infatti dall’agevolazione del 65% non sono compresi gli impianti di riscaldamento ad alta efficienza, gli impianti geotermici e le caldaie a pompa di calore, già destinatari dei benefit del conto termico. Mentre l’agevolazione del 50% per le ristrutturazioni sarà utilizzabile nel limite massimo di spesa pari a 96 mila euro, anche se in tal caso a tale tetto di spesa è necessario aggiungere ulteriori 10 mila euro per l’acquisto di mobili destinati all’arredamento dell’immobile ristrutturato. Nel limite dei 10 mila euro, come conferma un emendamento del Senato, sono compresi oltre agli arredi anche gli elettrodomestici.
Le agevolazioni maggiorate non si fermano all’anno 2013, visto che solo per i condomini le stesse sono prorogate al 2014 in caso di lavori di ristrutturazione riguardanti le parti comuni.
Nel frattempo il decreto legge 04.06.2013 n. 63 è passato al vagli del Senato e dovrà necessariamente essere approvato entro il 6 agosto 2013. In caso di approvazione vi sarà la proroga delle detrazioni fiscali del 50% e del 65% anche per gli elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ e alle apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, tra cui anche forni, lavastoviglie e frigoriferi da incasso.
Per tali acquisti l’importo massimo detraibile è di 10 mila euro, con un bonus massimo di 5 mila euro che sarà restituito in dieci rate di pari importo.
È importante ricordare ai contribuenti che per poter accedere alla detrazione sarà necessario documentare l’acquisto mediante bonifico bancario completato in tutte le sue parti, e da esibirsi in caso di controlli operati dall’Agenzia delle Entrate.
Un emendamento presentato dal governo e in attesa di approvazione, prevede inoltre l’estensione della detrazione del 65% anche per caldaie e impianti a pompe di calore, mentre è stata approvata la disposizione che impegna il governo ad evitare l’aumento dell’Iva dal 4 al 21% per i supporti integrativi dei libri scolastici.
Secondo Simone Vicari, sottosegretario allo Sviluppo Economico le detrazioni sono “risorse che consentiranno di sostenere un comparto importante, contribuendo in questo modo a dare un sostegno deciso al made in Italy”.
Tale scopo è stato ulteriormente rafforzato dalle modifiche del governo che ha eliminato la dicitura “a libera istallazione” allargando ulteriormente i limiti degli elettrodomestici da incasso. Il cambio nella formulazione ha anche reso cumulabile il tetto dei 96 mila euro per i lavori di ristrutturazione dell’immobile, con quello dei 10 mila per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dello stesso.