Questa vicenda si è svolta in Australia.
Una donna ha indossato per un pomeriggio intero un jeans molto stretto e ha trascorso il pomeriggio stesso piegata sulle gambe per sistemare degli armadi pieni di roba in compagnia di parenti. A fine serata è tornata a casa a piedi. Durante il tragitto, però ha avvertito, sempre più insistentemente, una sensazione di forte disagio alle gambe e, se all’inizio non ha dato molta importanza ai sintomi, più passava il tempo e più il fastidio aumentava.
Fino a che le gambe non l’hanno più retta e si è accovacciata a terra. Così è rimasta per un bel po’ ma poi ha trovato la forza di raggiungere la strada percorsa dalle auto e chiedere aiuto. Si è fermato un taxi che l’ha soccorsa e portata in ospedale, il Royal Adelaide Hospital. Qui i medici le hanno spiegato che il jeans aveva così stretto le gambe che non era stato garantito il normale afflusso del sangue ai muscoli del polpaccio e del piede, la conseguenza in questi casi è il rigonfiamento degli arti inferiori.
Ciò che ne deriva è una sindrome che si definisce sindrome compartimentale.
La donna è rimasta in ospedale quattro giorni e poi è tornata a casa guarita.