Solo tre giorni è si conoscerà la nuova riforma della pubblica amministrazione che interesserà più di cinquecentomila lavoratori statali.
Le misure più attese sono quelle riguardanti l’accompagnamento alla pensione di ben 85.000 statali considerati in esubero rispetto alla reale esigenza dell’amministrazione pubblica.
Sono due le misure che potrebbero essere adottate dal ministro Marianna Madia.
La prima il prepensionamento classico che riguarderebbe 25.000 unità lavorative ai quali mancano massimo diciotto mesi al raggiungimento della pensione, ma hanno già accumulato il massimo dei contributi.
L’altra ipotesi che potrebbe essere facoltativa è l’esonero intelligente che consisterebbe nel far percepire a chi acconsente alla proposta dal 65 al 70% dello stipendio standosene a casa in attesa dell’ottenimento della pensione.
Con queste due nuove misure però al momento non si rimetterebbe in moto il tanto atteso ricambio generazionale prospettato da Marianna Madia ma al momento non attuabile per la mancanza dei fondi necessari.
Il prepensionamento sarà una misura adottata dal Ministro Poletti anche per i lavoratori privati ed in particolar modo per gli esodati che sono rimasti dal giorno dell’approvazione della legge Fornero senza nessun sussidio.
Il ministro del welfare Giuliano Poletti proprio ieri ha ribadito che non è intenzione del governo modificare i requisiti anagrafici della riforma delle pensioni della Fornero quindi le parole del titola del dicastero del lavoro hanno gelato le speranza dei Quota 96 del comparto scuola e i dei lavoratori precoci.