E’ successo negli Stati Uniti d’America dove un condannato a morte per un reato commesso 25 anni, uccise e violentò a una ragazza, è stato sdraiato sul lettino per l’esecuzione della pena capitale ma dopo ben 18 tentativi il detenuto era ancora vivo.
Il macabro tentativo di esecuzione è avvenuto qualche anno fa nel carcere di Lucasville in Ohio, negli Stati Uniti d’America.
Il condannato a morte aveva pranzato, aveva salutato i suoi parenti e era stato rinchiuso in una stanza, fatto sdraiare su un lettino, gli infermieri gli avevano infilato un ago. Si aspettava solo che il boia del carcere iniettasse il veleno.
Solo che qualcosa è andato storto. Per due ore gli infermieri hanno cercato una vena idonea dove iniettare il veleno senza riuscirci.
Il criminale dopo due ore di sofferenze atroci è stato riportato nella sua cella nel braccio della morte. Secondo quanto riportato dagli avvocati di Broom l’ago ha toccato anche le ossa dell’uomo provocando un dolore tremendo.
La corte dell’Ohio ha sospeso l’esecuzione capitale.
Ad oggi si attende ancora che i giudici stabiliscono, dopo quasi dieci anni, una nuova data per espletare la pena.