Secondo uno studio condotto dalla Harvard Chan School of Public Health di Boston e reso noto sul Cancer Journal for Clinicians, le persone adulte obese rischiano il 50% in più rispetto alle persone che hanno un peso nella norma di sviluppare un tumore maligno.
Lo studio è consistito nel seguire più 30 mila persone di diverse nazioni in 30 anni. La ricerca ha evidenziato e confermato che una delle cause dello svilupparsi del cancro nel corpo umano è l’obesità.
La ricerca ha potuto appurare che chi aumenta gradualmente il suo peso, soprattutto nell’età adulta, al 30% in più rispetto agli altri di contrarre malattie tumorali.
Gli studiosi americani hanno riscontrato che il grasso più pericoloso è quello che si forma intorno agli organi, formando una rete lipidica che pian piano soffoca l’organo privandolo di ossigeno, vitale per la sua sopravvivenza.
I ricercatori hanno scoperto che in particolare l’obesità può provocare 13 tipi diversi di tumori maligni che colpiscono l’ esofago, la tiroide, la mammella (dopo la menopausa), il fegato, la cistifellea, il pancreas, i reni, le ovaie, lo stomaco (il cardias gastrico), l’ endometrio uterino, il meningioma del cervello e il mieloma multiplo.
La ricerca ha evidenziato come il fumo è la principale causa dell’insorgenza di neoplasie maligne, poi viene la troppa esposizione al sole e come terzo fattore a rischio proprio l’obesità.
Lo studio evidenzia come in Europa il 18% delle persone adulte è obesa. La percentuale scende in Italia al 10%.
Ma quello che preoccupa di più agli scienziati è l’obesità infantile in grande aumento sia in Europa che in America.