Un storia bellissima, probabilmente segnata dalla casualità o, forse, voluta da chi regge il destino del mondo.
Ognuno si può fare l’idea che preferisce ma conoscerla , comunque, riscalda il cuore.
Un ragazzo di trent’anni di Palo Alto, in California, Brandon Seminatore, è un dottore che ha terminato il suo corso di studi molto presto ed è andato a fare il tirocinio in un ospedale pediatrico, il Lucile Packard.
Ha conosciuto tutto il team di medici che lo avrebbero affiancato ma, a più stretto contatto di tutti deve lavorare con un’infermiera che ha alle sue spalle più di trent’anni di carriera, Vilma Wong.
Appena il neo dottore si è presentata all’infermiera dicendole il suo nome e cognome la donna ha sentito qualcosa di familiare ma poi, quando il ragazzo le ha raccontato che lui proprio in quell’ospedale è nato prematuro, la donna ha ricostruito tutto e ha riconosciuto in lui il bambino che era, appunto, nato prematuro alla fine di una gravidanza a rischio e che veniva da San José.
Quando la donna, ormai 54enne, ha chiesto al neo medico se il papà fosse un agente di polizia e il ragazzo ha risposto affermativamente, non ha avuto più dubbi.
Vilma era stata l’infermiera che per oltre un mese si era presa cura di quel bambino nato prematuro che oggi giorno lottava per la vita. La donna, poiché il bambino dopo la nascita era rimasto ricoverato in terapia intensiva per più di un mese, si era occupata personalmente di lui legandosi molto anche alla sua famiglia.
Anche il neo medico Brandon ha subito capito chi fosse perché i suoi genitori tante volte gli avevano parlato di quell’infermiera che lo aveva curato. Il ragazzo aveva detto così all’infermiera: «Ma quindi tu sei davvero Vilma? I miei mi hanno parlato di te, dicendo che li hai aiutati a superare ogni paura»
Brandon ha così immediatamente raccontato tutto ai genitori che sono riusciti a ritrovare una foto dell’infermiera con in braccio il piccolo Brandon.