In vantaggio secondo i sondaggi è attualmente il governatore del pd Bonaccini ma i dissidi interni nei dem e l’indecisione del M5S potrebbero nuocere non poco la sua cavalcata verso la riconferma alla guida dell’Emilia Romagna.
Il governatore si è sempre detto pronto a un’alleanza con il M5S perché convinto anche dai sondaggi che un eventuale appoggio anche esterno dei grillini significherebbe la vittoria della coalizione del centrosinistra da lui capeggiata.
Ma ieri tanto tuonò che piovve in casa M5S. I consiglieri e gli attivisti emiliani si sono incontrati con Di Maio e hanno chiesto di gareggiare in questa tornata elettorali da soli. Non solo i consiglieri regionali del Movimento hanno consegnato una lista di nomi “forti” come eventuali candidati alla presidenza della regione Emilia Romagna.
In ultima analisi è stato detto che avrebbero preso in esame una coalizione con il Pd ma non con il nome di Bonaccini come candidato presidente, ponendo di fatto il veto alla ricandidatura dell’attuale governatore emiliano.
Luigi Di Maio non ha voluto decidere al momento ha detto che nei prossimi giorni sarà ufficializzata la decisione dei grillini.
Attualmente Bonaccini è in vantaggio su la Bergonzoni mail vantaggio, con il passare delle settimane, sembra sempre più assottigliarsi. Sono allo stato attuale 3 i punti in percentuale in più del centrosinistra con tutte le liste civiche rispetto al centrodestra.
Ma il centrodestra grazie alla salita lenta ma costante dei consensi della Lega soprattutto e di Fratelli d’Italia sta rosicando pian piano il leggero vantaggio accumulato da Bonaccini dopo 5 anni di buon governo.
La Lega in Emilia è il primo partito con il 34% delle intenzioni di voto, seguito dal Pd con il 32%, dalla lista civica Bergonzoni data intorno al 10% e poi da Fratelli d’Italia al 6%.
I grillini sprofondano, secondo gli ultimi sondaggi, al 5%.