Al contrario di quanti affermano che si vive meglio in piccoli contesti di provincia, per il secondo anno consecutivo la Palma d’ora di città in cui si vive meglio va a Milano.
La classifica sulla qualità della vita è stata stilata dal Sole 24 ore e gli indicatori da tener presente salgono quest’anno a 90 contro i 42 da sempre considerati; questi vengono poi raggruppati in 6 grandi categorie che analizzano rispettivamente “Ricchezza e consumi”, “Affari e lavoro”, “Ambiente e servizi”, “Demografia e società”, “Cultura e tempo libero” che vedono la città di Milano sempre sul podio.
Va peggio invece per la categoria “Giustizia e sicurezza” nella quale il capoluogo lombardo ottiene l’ultimo posto a causa del numero dei reati denunciati.
Le città a nord dell’Italia vantano le migliori posizioni nella classifica redatta dal Sole 24Ore: dopo Milano troviamo infatti Bolzano, Trento e Aosta rispettivamente al 2°, 3° e 4° posto.
E’ interessante anche notare i traguardi parziali per le singole categorie che vedono Aosta al primo posto per “Ricchezza e consumi”, Oristano per “Giustizia e sicurezza” e Rimini per “Cultura e tempo libero”.
Fanalino di coda per questa classifica è Caltanisetta.
Vanno letti anche i risultati dei grossi scostamenti rispetto agli anni passati per tutte quelle città che grazie all’impegno delle amministrazioni locali, riescono a guadagnare delle posizioni e a migliorare la qualità della vita della propria comunità.
Le grandi metropoli, come Roma e Napoli, a dispetto dei numerosi problemi, ottengono dei significativi incrementi.
Pensiamo a Monza e Brianza che sale di ben 17 posizioni ed arriva alla sesta, a Verona che ne conquista sette e a Bari che guadagna 10 posizioni.
Le città del Meridione occupano purtroppo posizioni molte basse: poco prima di Caltanissetta, troviamo infatti Foggia al 105° posto e Crotone al 106°.