La notizia politica del giorno è sicuramente l’addio al dicastero dell’Istruzione di Lorenzo Fioramonti. Il grillino era stato più volte polemico con il governo per la mancanza di fondi nella manovra per l’istruzione.
Subito dopo l’approvazione della manovra Fioramonti ha deciso di dimettersi da ministro dell’Istruzione.
La tempistica delle dimissioni dell’ex ministro ha sorpreso un po’ tutti anche se era nell’aria.
Vittorio Sgarbi è stato uno dei pochi a esprimere solidarietà al ministro dimissionario dell’Istruzione Lorenzo Fieramonti.
Sgarbi ha così commentato le dimissioni di Fieramonti: “Lo aveva promesso in Parlamento e lo ha fatto. Apprezzo la sua decisione che indica i limiti gravi del Governo rispetto ai temi dell’istruzione e della cultura. La coerenza del ministro indica che la sua non era una minaccia propagandistica ma una presa di coscienza di un limite oggettivo e insuperato”
“Io stesso avevo suggerito al ministro e dunque al Governo la possibilità di recuperare un finanziamento di 3 miliardi di euro dall’inverosimile spesa (50 miliardi di euro!) prevista per le cosiddette energie rinnovabili, che sono, sulla base di quello che le inchieste ci hanno rivelato in questi anni, una colossale truffa gestita dalla mafia.”
“Il Governo aveva dunque la possibilità di soddisfare le richieste e del ministro e non lo ha fatto.
Le sue dimissioni dunque non appaiono una generica minaccia ma una reale contrapposizione culturale”