Che l’olio extravergine d’oliva faccia bene non è una notizia che si è appena saputa.
L’olio è un toccasana per numerose situazioni perché ha delle molteplici proprietà e garantisce, oltre ad uno stile di vita alimentare sano e genuino, anche la protezione da diverse patologie.
Mangiare a crudo l’olio extra vergine di oliva fa benissimo: pare che faccia vivere più a lungo e che prevenga numerose malattie.
I grassi contenuti nell’olio evo sono i migliori e, oltre ad incontrare il gusto perché condire un piatto con l’olio evo esalta ogni sapore, serve anche a favorire una regolare evacuazione e a migliorare la funzionalità anche del cervello.
Per tutti questi motivi messi insieme la Food and Drug Admistration (FDA), che è l’ente americano si occupa che tutti i prodotti alimentari siano di ottima qualità ha deciso che l’olio extravergine di oliva non deve più essere considerato un prodotto alimentare ma un farmaco a tutti gli effetti.
Perché possa, però, assolvere alla funzione di curare gli stati infiammatori deve rispondere a determinate caratteristiche e cioè le olive da cui produrre l’olio devono essere lavorate a crudo, bisogna consumarne due cucchiaini al giorno e a crudo.
L’olio, inoltre, deve essere conservato ad una temperatura che deve oscillare tra i 13 e i 18 gradi e conservato lontano da fonti di calore.