La Cgia di Mestre ha espresso il suo parere negativo sulla nuova disposizione in materia di energia elettrica del governo Renzi.
L’esecutivo guidato dall’ex sindaco di Firenze ha emanato recentemente un provvedimento per il taglio della bolletta elettrica per le imprese del 10%.
In verità la misura adottata da Renzi era già stata stabilita dal precedente governo Letta ma poi non più resa efficace per le dimissioni improvvise dell’esecutivo.
L’effetto ripresa che dovrebbe portare il provvedimento del taglio del costo dell’energia elettrica per le imprese previsto dal governo Renzi per la Cgia di Mestre non crea nessun beneficio per le piccole imprese che costituiscono l’85% del tessuto produttivo italiano.
Il provvedimento diventato esecutivo del governo Renzi sull’energia elettrica, secondo lo studio svolto dai tecnici della Cgie di Mestre, crea dei benefici alle industrie che hanno una potenza media di 16,5 kW che in realtà sono solo il 10% delle imprese italiane.
Lo studio degli esperti del settore elettrico della Cgia ha evidenziato che il costo dell’energia elettrica è nettamente il più caro in Europa.
In Italia si pagano 200 euro per ogni 1.000 kWh mentre in Europa si paga mediamente quasi il 68% in meno.
Sicuramente il provvedimento adottato dal governo Renzi è apprezzabile ma non può essere l’unico.
Per cercare di far riprendere l’economia in Italia bisogna abbassare la pressione fiscale ed i costi vivi come appunto l’energia elettrica.
Ma fin quando l’Italia non riuscirà a soddisfare internamente il proprio fabbisogno di energia elettrica le tariffe saranno sempre altissime.