Matteo Renzi non ci sta. Su una legge ritenuta dal suo partito devastante per la giustizia italiana come il decreto sulla prescrizione di Alfonso Bonafede, l’ex segretario del Pd non ha nessuna voglia di fare un passo indietro.
Italia Viva è pronta a votare no. Un voto contrario a un decreto del governo, tanto voluto dai grillini, aprirebbe una fase nuova politica che potrebbe portare alla spaccatura della maggioranza e alla caduta del Conte Bis.
Augusto Minzolini, per il Giornale, è riuscito a captare la seguente frase di Matteo Renzi che fa comprendere l’attuale situazione politica.
Renzi ha detto ai suoi che: “Se debbo essere lasciato solo in una battaglia liberale, se il Pd addirittura rimuove dalla sua memoria la legge Orlando per correre dietro alle follie dei grillini made in Travaglio, se non si accorgono di tutto questo, allora tanto vale che io faccia l’accordo con Salvini per andare ad elezioni all’indomani del referendum sulla riduzione dei parlamentari”.
La strategia di Matteo Reni è quella di cercare di intercettare i voti dei moderati e in particolare di parte di Forza Italia e del mondo liberale.
Un voto con il Pd e i grillini sulla prescrizione precluderebbe questo obbiettivo.
Da Forza Italia arrivano infatti insistenti segnali distensivi nei confronti di Matteo Renzi: “Anche il centrodestra ha rizzato le orecchie. Specie in Forza Italia, quella ortodossa e quella in sofferenza, la cui simpatia verso l’attuale premier ha cominciato a scemare. Gianni Letta ha reso più assidui i contatti con gli ambasciatori renziani, mentre Mara Carfagna ha scomunicato i fautori del gruppo parlamentare filo Conte”.
Forse sta per nascere in Italia un polo moderato.