Riforma PA è legge via a staffetta generazionale, mobilità e pensione obbligatoria
La riforma della Pubblica Amministrazione è legge.
Dopo undici giorni di tira e molla e di rimpallo di responsabilità tra Capo dello Stato e Governo la riforma è stata finalmente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
Sono molte le novità che entrano in vigore per i lavoratori statali tanto che vi sarà una vera rivoluzione nella macchina statale .
Il governo cercherà di attuare la tanto attesa, soprattutto dai giovani, staffetta generazionale con la possibilità di un concorso pubblico che permetta a più di 15.000 inoccupati di poter ambire ad un posto nella pubblica amministrazione che fino a poco tempo fa sembrava un vero miraggio.
Secondo uno studio del governo a liberare i posti per poter permettere in seguito il via alla staffetta generazione saranno tutto i lavoratori che fino ad ora hanno potuto usufruire dl trattamento di servizio e cioè di poter continuare a lavorare anche se si erano raggiunti i requisiti pensionistici, che dl 31 ottobre non potranno più usufruirne e dovranno obbligatoriamente andare in pensione.
Sono esclusi dal blocco del 31 ottobre del trattamento di servizio i magistrati e gli avvocati dello stato che potranno usufruire di una deroga fino al 31 dicembre 2015.
Altra novità importantissima sarà la mobilità obbligatoria: il lavoratore in esubero potrà essere trasferito in un altro ufficio nel raggio di 50 chilometri senza poter obbiettare sulla scelta fatta da un suo dirigente.
Il lavoratore trasferito non avrà diminuzione di stipendi e di livello contrattuale.
La mobilità facoltativa superiore ai 50 chilometri è stata resa più semplice con la possibilità che un lavoratore statale chieda il trasferimento in un’altra città od ad un altro ufficio e venga presto deciso se la domanda è accettata o meno.
Ci saranno molte semplificazioni per i cittadini come il pin unico che entro il 2015 permetterà di accedere a tutti i siti della pubblica amministrazione chiedendo certificati o pagare multe o tasse.