L’ astronauta di casa nostra Luca Parmitano è sempre più un poeta spedito lontano dal suo pianeta.
Tornerà a novembre ma nel frattempo in orbita dallo spazio rilascia delicate descrizioni di ciò che vede e che il suo animo sensibile riesce a cogliere:
“ Mi sono sentito sospeso sul tramonto “, “ Alle spalle è sorta, improvvisa, l’alba”
Quasi degli haiku frutto di una meravigliosa escursione nello spazio che il nostro Parmitano racconta ai cronisti entusiasta come solo il primo italiano a compiere questa avventura potrebbe essere.
Del resto chi nasce nel paese di santi, poeti e navigatori è già parecchio avvantaggiato nel compito di esploratore attraverso le stelle, senza neppure passare per la Luna o per Marte; e in quanto a poeta non è secondo a nessuno perchè senza neanche prendersi la briga di digitare i suoi versi sulla tastiera di un computer, ci delizia con straordinarie fotografie della Terra vista dallo spazio di una bellezza da togliere il fiato.
Probabilmente qualche volta potrà avere pensato, ammirando lo spazio infinito che dilata anche il cuore e la mente, di dedicare al suo pianeta i capolavori leopardiani come “ L’ infinito “ e “ L’ inno alla luna “, magari con un sottofondo musicale di tutto rispetto che renderebbe il tutto un capolavoro.
Dalla stazione internazionale Parmitano ha raccontato le tante soddisfazioni della sua prima passeggiata fra le stelle e qualche piccolo incidente di percorso.
Al suo ritorno ha descritto l’enorme fatica fatta per svitare ed avvitare bulloni con i guantoni pressurizzati che fanno parte dell’ equipaggiamento spaziale, rigidi come se fossero metallici tanto che le sue mani erano distrutte come se per più di sei ore avesse premuto con forza delle palline da tennis.
Un altro episodio faticoso vissuto dal nostro astronauta è accaduto quando ha dovuto lavorare da solo per coprire il portale necessario all’attracco dello Shuttle poiché il suo collega americano Chris Cassidy tentava di districare un cavo elettrico rimasto aggrovigliato per 10 anni e se pensiamo ai famosi guantoni da palombaro con cui tutta l’operazione è stata compiuta non gli invidiamo certo l’eroica impresa.
Ma il prossimo martedì il nostro Parmitano ripartirà dalla Stazione Spaziale Internazionale per la seconda volta per compiere una nuova attività extraveicolare.
La seconda E V A ( Extra Vehicular Activity ) detta anche Skywalk partirà in base alle dichiarazioni rilasciate dalla Nasa alle ore 8:10 in base all’ orario degli stati uniti e cioè alle ore 14:10 per l’ Italia.
La missione all’esterno durerà sei ore e quindici minuti e Parmitano sarà il primo astronauta ad uscire dalla camera di decompressione; ancora una volta Parmitano lavorerà in tandem con Chris Cassidy nell’ installazone del modulo russo MLM ( Multifunctional Laboratory Module ) che dovrebbe arrivare entro fine anno.
A bordo della ISS Parmitano, Cassidy e gli altri quattro colleghi si dedicheranno alle usuali attività che includono l’esercizio fisico
quotidiano affinchè non si verifichi ciò che solitamente accade nelle missioni di lunga percorrenza spaziale cioè la perdita di densità ossea e di massa muscolare.