Il viceministro Sileri ha parlato del rischio di una seconda ondata di contagi che potrebbe mettere in ginocchio l’Italia.
Secondo quanto riferito dal viceministro: “Bisogna essere molto cauti. A chiudere si può essere relativamente veloci, ma per riaprire ci vuole un’estrema cautela. La fase 2 è decisiva, sia per evitare un riaccendersi dei contagi sia perché ancora non siamo a zero casi. La vittoria sul virus si può ottenere solo attraverso la vaccinazione o con l’immunità di gregge. E per potere eseguire il vaccino servirà almeno un anno. Tornare alla normalità che conoscevamo prima del virus sarà difficile fin quando non sarà presente il vaccino. Una normalità filtrata, con mascherine, rarefazione sociale e certe norme di galateo comportamentale, sarà possibile progressivamente, sempre però controllando i dati epidemiologici“.
Alla possibilità di riapertura per le industrie: “E’ chiaro che ci sono differenze tra regioni. L’Italia è stata interessata in due forme diverse dal virus: in Lombardia c’è stata un’ondata di contagi, in altri territori le misure di contenimento istituite a marzo hanno impedito una diffusione elevata“.