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Pensionati italiani: hanno sempre meno potere d’acquisto e sono i più tassati in Europa

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La situazione in Italia è molto preoccupante per il livello altissimo di disoccupazione ai massimi livelli dal 1977 e per il potere d’acquisto dei pensionati che ogni cala inesorabilmente.

Negli ultimi sei anno dal 2008 secondo uno studio della Confesercenti illustrato dal presidente Marco Venturi il potere d’acquisto di un pensionato è sceso drasticamente e soprattutto nell’ultimo periodo nel quale dati alla mano sono stati bruciati 118 euro al mese destinati dai pensionati per consumi.

Sempre secondo lo studio della Confesercenti in Italia la categoria più tartassata dalle tasse è proprio quella dei  pensionati addirittura in misura superiore ai lavoratori sia statali che privati che sono ancora al lavoro.

A parità di rendita mensile il pensionato ha un prelievo maggiore rispetto ad un lavoratore e tutto questo avviene solo in Italia mentre negli altri paesi della comunità europee la tassazione è nettamente inferiore per i pensionati.

Per una pensione media che è pari a 1.405 lordi al mese il cittadino italiano che la percepisce è sottoposto ad una tassazione doppia rispetto ad un suo “collega” spagnolo,quasi di tre volte superiore ad un britannico e quattro volte in più rispetto ad un francese.

Si spera che con la riforma del fisco che presto sarà varata dal governo Renzi diminuisca sensibilmente la pressione fiscale sulle pensioni in modo da permettere soprattutto chi ha le rendite minime di poter vivere un po’ più agevolmente di quanto riescano a fare ora.