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Imu 2013 prima casa: ultime notizie su esenzione e possibile deducibilità imposta ad imprese

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Ecco le ultime novità riguardanti l’ Imu sulla prima casa , le esenzioni ed eventuali deducibilità dell’imposta per le imprese.

 

I punti fondamentali della riforma dell’imposta municipale sono innanzitutto il trasferimento totale ai comuni a partire dal 2014, poi l’obbligo per gli immobili di lusso di continuare ad essere assoggettati all’ imposta e per ultimo la deducibilità parziale dalle imposte sul reddito per le imprese.

Questa settimana potrebbe essere decisiva per conoscere il destino dell’ Imu ; è stata infatti fissata una riunione per il prossimo 18 luglio, anche se inizialmente avrebbe dovuto tenersi lo scorso mercoledì data poi occupata da un vertice sul caso Mediaset.

Sarà una giornata ricca di argomenti da trattare sperando che l’ ordine del giorno possa essere rispettato sino alla fine: oltre alla discussione sulla tassa municipale, ci saranno dossier sull’ Iva, sulle modifiche da apportare al Dl del fare e sui cambiamenti da inserire nel decreto lavoro affinchè non si possa essere esclusi dall’ opportunità di essere inseriti nell’ Expo 2015.

La maggioranza di governo potrebbe trovare delle intese anche prima di giovedì in merito al decreto del fare e su Expo 2015, ma per quanto riguarda Iva e Imu la situazione richiede un’ analisi più attenta poiché entrambe necessitano di coperture finanziarie non indifferenti che ci si deve adoperare per trovare.

Un’ idea che al momento sembra essere vincente, è quella di trovare nuove risorse servendosi di tagli alla spesa meglio indirizzati. Tutto questo porterebbe come immediata conseguenza di quella che è stata definita la seconda fase della spending review,  ad un rinvio  dell’ aumento dell’ aliquota Iva dal 21 al 22 % nel 2014.

Tutto questo potrebbe essere accompagnato da una ridistribuzione dei prodotti a cui vengono applicate le aliquote del 4 % e del 10 % al fine ultimo di reperire le risorse che potrebbero in parte compensare la riforma dell’ Imu.

La riforma dell’ imposta comunale fissa i suoi cardini su tre punti per i quali occorre trovare l’intesa: il primo punto vuole trasformare l’ Imu in un’ imposta totalmente comunale al punto da divenire nel futuro una vera e propria service tax includendo anche la Tares.

Il secondo punto mira a tassare le prime case qualora fossero considerate abitazioni di lusso, magari allargando il criterio dei soggetti  all’ imposta ristretto dal Dl 54.

Il terzo punto in discussione coinvolgerà le imprese che potrebbero dedurre l’ imposta versata su negozi, botteghe e capannoni dalle imposte sul reddito. Si tratterà con ogni probabilità di una deduzione parziale visto che l’ introito totale dell’ Imu alle imprese è valutato 10 miliardi di euro e difficilmente si potrà considerare la deducibilità per intero.

La discussione è ancora aperta visto che i partiti al governo propongono soluzioni un po’ differenti: il Pdl chiede con insistenza la cancellazione dell’ Imu sulle prime case, mentre il Pd propende per un aumento della deduzione.

Al momento l’ ipotesi più accreditata vede la cancellazione della prima rata ed un aumento della detrazione sino ad un massimo di 600 euro che dovrebbe interessare circa l’80% degli immobili.