Il dibattito sulle pensioni sembra aver preso il volo in questi primi giorni di luglio.
La modifica della tanto criticata riforma Fornero viene chiesta da più parti: dai lavoratori maggiormente svantaggiati dalla nuova riforma pensionistica come gli esodati categoria di lavoratori rimasti dal giorno dell’approvazione del nuovo sistema pensionistico senza pensione e senza lavoro, dai quota 96 del comparto scuola che non sono potuti andare in pensione per un mero errore di interpretazione dell’ex ministro del lavoro che ha ritenuto che l’anno scolastico terminasse il 31 dicembre in coincidenza con l’anno solare invece che il 31 agosto giorno di chiusura effettiva dell’anno accademico.
Altre categorie di lavoratori rimasti fuori improvvisamente dall’istituto pensionistico sono i lavoratori precoci che pur avendo da tempo raggiunto il massimo dei contributi non hanno ancora il requisito anagrafico.
Anche le maggiori sigle sindacali chiedono a gran voce di modificare la riforma Fornero come molti politici anche della maggioranza come il presidente della commissione lavoro della Camera Cesare Damiano che da tempo chiede di applicare nuove regole per le pensioni.
Oggi a sorpresa è intervenuta sull’argomento dell’autrice della riforma delle pensioni l’ex ministro del lavoro Elsa Fornero che in una lunga intervista al giornale Adnkronos dichiara che ora potrebbero essere maturi i tempi per ritrovare le riforme per creare più flessibilità nel sistema pensionistico soprattutto sul requisito anagrafico.
La Fornero ha anche ammesso che la sua riforma è stata una delle più dure mai adottate in Italia perché il periodo era molto particolare per il nostro paese e serviva ridurre di molto il deficit dello stato.
Ad oggi il governo Renzi ha sempre fatto intendere che uno dei pochi settori che non sarà riformato è proprio quello pensionistico anche se alcune modifiche vanno apportate.
Le ultime misure adottate dall’esecutivo Renzi vanno infatti in questo senso con un emendamento presentato al Senato per la salvaguardia di altri 32.000 esodati ed una promessa da parte dell’attuale ministro del lavoro Giuliano Poletti di intervenire presto con un ulteriore provvedimento per eliminare del tutto il problema esodati dall’agenda del governo.
Vi è stato solo qualche giorno fa anche l’ok da parte della commissione bilancio presieduta dall’Onorevole Francesco Boccia su un emendamento alla riforma della pubblica che prevede finalmente la pensione per i quota 96, i cosiddetti esodati del comparto scuola, che sono poco più di 4.000 dipendenti tra insegnati e personale ATA che dal 1 settembre quasi sicuramente potranno accedere alla meritata pensione.
Con la nuova legge di stabilità molto probabilmente sarà presentato dal Ministro del welfare Giuliano Poletti il prestito pensionistico che prevede la pensione anticipata per chi ne fa richiesta ottenendo l’assegno mensile pari alla pensione maturata fino a quel momento decurtata dal 10 al 15%.
Il lavoratore una volta approdato in pensione dovrà restituire un po’ alla volta la somma che lo stato ha provveduto a prestare.
Intanto le firme raccolte dalla Lega Nord per l’abolizione della legge Fornero sono state presentata alla Corte Costituzionale che sta vagliando la validità.
Se come sembra la Corte Costituzionale darà il via libera al referendum sull’abrogazione della legge Fornero, attuale riforma pensionistica in vigore, visto che sono state raccolte più di 570 mila firme, presto gli italiani saranno chiamati nuovamente al voto per decidere sul futuro della riforma pensionistica.