Esisteva sulla terra 25 o 28 milioni fa un uccello con un’apertura alare di quasi sette metri per l’esattezza sei metri e quaranta centimetri che quando volava tanto era ampia l’apertura alare oscurava il sole.
L’autore di questa incredibile scoperta è stato lo scienziato Dan Ksepka del National Evolutionary Synthesis Center nello stato del North Carolina negli Stati Uniti d’America che ha ritrovati i resti delle ossa di questo volate il più grande mai esistito sul pianeta terra.
Pelagornis Sandersi è il nome di questo incredibile uccello esistito tantissimi anni fa che era un vero terrore per gli altri animali.
L’enorme volatile possedeva denti molto affilati con i quali stritolava le proprie vittime ed anche un becco lunghissimo e per poter volare aveva bisogno sicuramente di una pista come i nostri aerei da dove “decollare”.
Molto probabilmente il Pelagornis Sandersi partiva per i suoi lunghi viaggi alla ricerca continua di prede dagli altipiani da dove con il favore dl vento decollava e percorreva chilometri e chilometri senza battere le grandissime ali.
Attualmente l’uccello esistente che ha l’apertura alare con tre metri e 60 centimetri è l’albatro urlatore quasi la metà del terrificante Pelagornis Sandersi che faceva parte della famiglia dei pelagornitidi esnti tre milioni di anni fa.