Il male del secolo è senza ombra di dubbio il cancro che colpisce varie parti del corpo e spesso può provocare la morte del paziente.
Le ricerche su questa terribile malattia sono continue e l’Italia è all’avanguardia sugli studi per combattere questo male.
Una delle ricerche più importanti in questo campo è stata portata a termine dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano su uno dei tumori dal grado di pericolosità molto alto il carcinoma papillare alla tiroide.
Gli scienziati hanno potuto stabilire che una molecola presente già in piccole quantità nel nostro corpo può combattere efficacemente le cellule tumorali del carcinoma papillare alla tiroide.
La molecole in questione è chiamata scientificamente “miR-199a-3p” che se introdotta nel corpo di un paziente colpito dal tumore alla tiroide è capace, secondo gli scienziati milanesi, di determinare un eccesso di liquido nelle cellule tumorali determinando successivamente l’esplosione e quindi l’autodistruzione.
L’effetto della molecola “miR-199a-3p”sarebbe quello di ubriacare le cellule tumorali bevendo tantissimo liquido.
Il tumore della tiroide molto spesso è benigno e solo in pochi casi si calcola sull’1 al 2% dei pazienti è purtroppo maligno.
Il carcinoma papillare alla tiroide colpisce soprattutto le donne.
Lo studio dell’ Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è stato al centro di un dibattito al congresso dell’ European Association for Cancer Research che si sta tenendo proprio in questi giorni in Germania a Monaco.