Ares Gate, Manuela Arcuri, “adesso parlo io e dico come stanno veramente le cose”
La casa del Grande Fratello è andata in onda da pochi lunedì ma quello che sta accadendo è veramente tanto.
Liti, discussioni tra gli inquilini ma anche con il conduttore Alfonso Signorini che, se da una parte è molto fraterno dall’altra bacchetta anche e in tanti non ci stanno.
L’ares gate raccontato da Adua Del Vesco e Massimiliano Morra
Adua Del Vesco e Massimiliano Morra hanno fatto scoppiare una bomba, anche se loro non ne sanno nulla, quando hanno raccontato di aver fatto parte della scuderia di Tarallo che, in realtà, secondo loro, era una setta.
A loro dire, all’interno della scuderia di Tarallo accadevano cose che non si possono ripetere e situazioni al limite.
Dopo queste confidenze che si sono fatti Adua De Vesco e Massimiliano Mora chiacchierando sul divano, è entrato nella casa del Grande fratello Gabriel Garko che, oltre a fare outing ha fatto capire, tra le righe, che appoggiava la sofferenza di Adua per ciò che le era accaduto.
Dopo che è venuta fuori questa vicenda Barbara D’Urso nel suo salotto ha detto che durante uno spazio pubblicitario, sul suo cellulare le erano arrivati decine di messaggi di personaggi vip molto famosi che dicevano più o meno ciò che aveva detto Adua Del Vesco. Barbara D’Urso ha anche aggiunto che sarebbe andata a fondo di quella vicenda e che ci sarebbero stati sviluppi incedibili. Salvo poi, dal giorno dopo, non parlarne più in alcun modo.
La posizione di Manuela Arcuri
Anche Manuela Arcuri ha fatto parte della scuderia di Tarallo ma è intervenuta per difenderlo a spada tratta.
Manuela Arcuri ha detto di Tarallo: “Un uomo generoso e protettivo. Le accuse? Non si gioca così con la vita delle persone”
Manuela Arcuri le sue dichiarazioni le ha fatte a Dagospia e ha detto: “Non volevo parlare ma non posso più stare zitta”
E poi ha spiegato: “Trovo assurdo quello che sta succedendo, non volevo parlare ma non posso più stare zitta”.
“Una setta? Hanno detto cose pesantissime. Le ripeto, sono senza parole … Al massimo mi davano dei consigli, come può fare qualsiasi persona con cui lavori e cerca di proteggerti. Alberto è sempre stato un uomo molto protettivo, ti voleva aiutare sotto tutti questi aspetti. Non ha mai puntato una pistola alla tempia a nessuno”.
La Arcuri non si ferma qui e aggiunge: “Lo difendo, non si fa così. Non si gioca con la vita delle persone. Mi sembra più di una gogna. Qui non parliamo di un matrimonio inventato, qua si gioca con la vita della gente … Parliamo di un grande produttore di una tragedia che è successa un anno e mezzo fa, una cosa delicatissima. Al funerale di Teodosio c’erano tutti. Lavorativamente parlando sono stati gli anni più belli della mia vita. Alberto Tarallo mi garantiva quasi due fiction l’anno da protagonista, di storie belle che mi hanno messo alla prova e mi hanno fatto crescere come attrice. Mi hanno insegnato tanto. È stato generoso, un grande cuore. Alberto si preoccupava di farti studiare l’inglese, a sue spese sue, di farti studiare recitazione, si metteva con te a leggere il copione. Teo, il perno della sua vita, scriveva ma lui produceva e gli attori li trattava come figli. Questo sarebbe Lucifero?”
E poi: “Finché c’era il lavoro era tutto rose e fiori, c’erano i soldi. Crollato lui è facile voltargli le spalle”.
E poi ha concluso così dicendo che ha sentito Alberto Tarallo e racconta: “Certo, io sto facendo questa intervista solo per lui. Difendo Alberto, non si fa così. Non si gioca con la vita delle persone. Mi sembra più di una gogna”.