Domenica In è un grande contenitore domenicale che fa trascorrere qualche ora in spensieratezza e in allegria. Mara Venier al comando della trasmissione, è un’ottima padrona di casa che sa molto bene come trattare i suoi ospiti e come tirare fuori da loro la parte più intima, quella che il pubblico da casa non conosce ma che, spesso, è la parte più bella delle persone, quella più vera che va oltre uno schermo televisivo e arriva dritta al cuore della gente che ascolta. Mara Venier è una professionista in questo e sa come mettere a nudo con delicatezza e con rispetto la parte della gente famosa che il pubblico da casa non conosce; ieri è toccato a Giorgio Panariello che tutti conosciamo come attore comico e grande imitatore del grandissimo Renato Zero ma ieri, ciò che è venuto fuori, è stato un Giorgio Panariello inedito.
Giorgio Panariello presenta il suo libro sul fratello morto
Ieri Giorgio Panariello è stato ospite a Domenica In da Mara Venier con la quale è molto amico e ha presentato il suo libro dedicato al fratello morto a soli 50 anni, Franchino.
Il libro si chiama “Io sono mio fratello”, è edito da Mondadori, e uscirà domani 3 novembre.
Giorgio Panariello ha scritto questo libro perché ha voluto ridare dignità al fratello che tutti hanno detto sia morto per un’overdose mentre lui ha raccontato la verità e cioè che è morto perchè è stato lasciato al freddo per strada da alcuni amici dopo che ad una cena si era sentito male.
Giorgio Panariello a Mara Venier ha raccontato così: “Mio fratello Franco è morto di freddo, non per colpa della droga. Poteva succedere a me … anch’io ho rischiato di cadere nella trappola degli stupefacenti. Mi son fermato in tempo”
E poi, a proposito del libro ha detto: “L’ho scritto per lui, perché tutti sapessero la verità. Non è andato via per un’overdose …Franchino era buono, se non avesse incontrato l’eroina sarebbe stato tutto diverso”.
E poi ha anche aggiunto: “Nel corso della mia vita ho avuto la sua stessa disperazione ed anch’io ho rischiato di cadere nella trappola degli stupefacenti. Mi son fermato in tempo”
Il messaggio di Renato Zero a Giorgio Panariello
Renata Zero è un grandssimo amico di Giorgio panariello e gli ha mandato un messaggio: “Noi siamo di chi ci merita, e noi meritiamo di sentirci vivi e determinati. Che questo tuo libro sia di conforto a tutti coloro che faticano a far sentire la propria voce, perché la tua storia Giorgio è la storia di molti, ti voglio bene. Renato.”
Panariello ha raccontato così: “La persona che in quel momento mi è stato più vicino è Renato, mi è stato vicino fino all’ultimo momento che la bara è andata via. Lui è stato vicino a me. Anche quello inaspettato, queste cose non te le aspetti mai.”
E poi: “Mi è stato accanto anche nei giorni successivi, è stato come fino a Capodanno. Ha dimostrato quello che ho sempre pensato, che è un uomo di grande cuore” .