All Together Now’ J-Ax nella bufera, ad una concorrente “sembri una shampista che ci fa la messa in piega”, il web si rivolta
‘All Together Now’ quest’anno è tornato con una formula un po’ rivista che ha conquistato immediatamente il pubblico. I giudici, J Ax, Francesco Renga, Rita Pavone e Anna Tatangelo piacciono molto e, anche quando interagiscono tra di loro, a volte anche battibeccando, entusiasmano e da casa il pubblico si schiera ora con uno ora con l’altro giudice. Tra di loro pare esserci, comunque, sintonia anche se la settimana scorsa la lite tra Anna Tatangelo e Rita Pavone è stata abbastanza accesa quando la Pavone ha detto alla Tatangelo che lei non poteva tanto giudicare una coppia che canta insieme perchè lei per prima ha cantato in coppia con l’ex compagno, Gigi D’Alessio. Anna Tatangelo, molto risentita, ha risposto che lei con D’alessio ha cantato solo una canzone.
J Ax dà un giudizio un po’ pesante e il web si rivolta
J – Ax è sempre molto garbato e rispettoso sia in trasmissione sia in generale nella sua vita e di questo ne ha dato ampia dimostrazione ma, nell’ultima puntata di ‘All Together Now’ ha detto una frase per la quale molte donne si sono sentite offese e sul web si sono ribellate e lo hanno attaccato. Vediamo cosa è accaduto.
J Ax doveva giudicare la cantante Silvia Rita Iannone, una delle concorrenti, ma ha usato delle parole un po’ forti perché le ha detto: “Se non metti la grinta è come se stessimo sentendo cantare la shampista che ci fa la messa in piega”.
Questa frase, abbastanza forte, ha indignato molto e il web lo ha accusato di essere stato molto offensivo .
J Ax , chi era stro… prima, sarà centomila volte più stronzo
J Ax ha rilasciato un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni in occasione del Focus Live, il festival della divulgazione scientifica di Focus che si svolge presso il Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
J-Ax ha detto la sua opinione a proposito della pandemia che ci sta travolgendo e ha detto: “Purtroppo ho una visione un po’ cinica adesso. Saremo solo un po’ più amplificati: chi era empatico prima sarà più empatico, chi era ansioso prima sarà molto ansioso. Ma soprattutto, chi era stronzo prima, sarà centomila volte più stronzo”.
E poi ha anche aggiunto: “Abbiamo visto e vediamo tuttora gente che parla di ambulanze che viaggiano vuote, che sta sputando continuamente sui morti che ci sono stati, sulle famiglie che hanno avuto un lutto. Non rispettano neanche la vita altrui oltre che la propria, perché assumono comportamenti che danneggiano chi rispetta le regole. Questo virus ha reso chiare le cose: ha tirato fuori quello che veramente siamo, ha mostrato l’Italia per quella che veramente è. Milano, per esempio, era un fiore all’occhiello e ogni volta che sentivo parlare di questa Milano che dava l’esempio io, che ci sono nato e cresciuto pensavo: ‘ci sarebbero tantissime cose da dire che non vanno di Milano e dello stereotipo che si vuole portare avanti’”.
“E abbiamo visto chi ci gestisce e come la Milano così attiva in realtà si sia poi buttata in apericene del tutto evitabili appena finito il primo lockdown. Abbiamo visto cos’è veramente Milano, com’è gestita la tanto invidiata Lombardia. Ma soprattutto quanto è amata Milano da chi è stato accolto ma poi non ci impiega neanche tre secondi ad andarsene e a lasciare Milano al suo destino. Abbiamo visto veramente quello che siamo”.