Mauro Corona torna in tv e lo fa , dopo essere stato ospite da Barbara Palombelli a “Stasera Italia “ su Retequattro, a Piazza pulita da Formigli su La7.
Dopo essere stato defenestrato da Rai Tre dal direttore di rete Franco Di Mare che ha giudicato inaccettabile il suo modo di trattare Bianca Berlinguer e di averla chiamata “gallina”, tante altre reti hanno cercato e voluto Mauro Corona e lui ha deciso di andare ospite su La 7.
E, se fino a pochi giorni fa Formigli aveva criticato Corona durante un’intervista di Tiziana Ferrario a cui aveva detto: “Io non continuerei ad invitarlo. Eviterei tutto questo, se lo si invita per fare ascolto i rischi possono essere anche questi. E’ giunto il momento di prendere una decisione, non è la prima volta. Adesso ha superato qualunque limite. E’ un personaggio che può piacere moltissimo quando scrive, quando fa le dichiarazioni sulla montagna, ma non è un buon modo di fare una trasmissione“, poi è stato lo steso Formigli a cambiare idea e ad invitarlo.
Mauro Corona di nuovo fuori di sè e a Formigli dice “Si può parlare o no?”
Ieri sera Mauro Corona è stato ospite da Formigli su La 7 dove si parlava di vaccini anticovid.
Mauro Corona ha detto: “Vorrei vedere chiaro prima di farmi il vaccino, lo farò fare prima a chi ha davvero bisogno. Io non sono contro i vaccini, ma vorrei capire. Sono montanaro ma non fesso. I vaccini importanti ci hanno messo 18 anni, un altro 16 anni. Poi questa lotteria al 94%, al 95%…”.
E il padrone di casa, Corrado Formigli gli ha subito risposto bloccandolo: “Non diamo messaggi no-vax“, e ,Corona, molto indispettito, ha controbattuto: “Oh ma si potrà parlare in questi salotti televisivi o no? Sono già stato massacrato…”
L’idea di Mauro Corona: “Pelli di foca sotto gli sci e apriamo le piste”
Mauro Corona, a propositi delle riaperture delle piste da sci, ha detto: “Perché non andiamo su con le pelli di foca sotto gli sci? … Abbiamo obbedito come si fa in queste zone, ma siamo in difficoltà perché non possiamo andare in Veneto che dista 2 km …Abbiamo scelto di ubbidire perché è facile ammalarsi. Sento parlare di Natale, ma chi fa il cenone rischia di ammalarsi e di pentirsi“.
E poi ha concluso: “Chiudere il ristorantino qui di Erto o Cimolais è un dramma. Bisognerebbe fare affidamento sul buon senso della gente. Magari avrei riaperto qualche impianto di sci, con gli ski lift individuali. Non si possono usare ovovie e seggiovie, è chiaro. Ci vorrebbe un po’ di educazione, ma molti credo non abbiano capito la gravità della situazione. Non si può andare al bar e nei locali dopo aver sciato… Perché non andiamo su con le pelli di foca sotto gli sci?“.